Vieri Razzini presenta “Racconti da Stoccolma” vincitore a Berlino del Premio Amnesty International. Un film di Anders Nilsson distribuito da Teodora Film www.teodorafilm.com
nelle nostre sale dal 30 aprile 2008.
«Quando io e il mio produttore e co-sceneggiatore Joakim Hansson ci siamo seduti a parlare del nostro prossimo film – spiega il regista Anders Nilsson – abbiamo capito da subito di essere in completa sintonia. Entrambi, infatti, abbiamo ragionato sul fatto che le cose che fanno più paura non sono le guerre o le malattie, tanto meno l’avere a che fare con dei serial killer o dei mostri. Quello che più spaventa la gente è una minaccia che proviene dalla propria famiglia, dai propri genitori, dalle persone amate; da coloro, insomma, da cui ti aspetteresti al contrario un sostegno fondamentale».
Tre vicende parallele, tre storie legate da un dramma comune: in una Stoccolma tollerante solo in apparenza, la violenza si nasconde dietro il volto stesso delle persone amate. Costretti a vivere nella paura, una giornalista di successo, una giovane immigrata e il proprietario di un locale notturno scelgono di ribellarsi e rompere il silenzio, conquistando la speranza di un nuovo futuro. Ispirato a eventi realmente accaduti, Racconti da Stoccolma ha vinto il Premio Amnesty International al 57° Festival di Berlino.
Carina è sposata, ha due figli e una carriera da giornalista televisiva che le ha appena fatto vincere un premio prestigioso. Quello che la gente non sa è che dietro l’apparenza di una tranquilla vita famigliare si nasconde un dramma terribile: Carina viene picchiata e umiliata regolarmente dal marito, collega sul lavoro e geloso del suo successo. Quando, infine, la verità verrà a galla, Carina dovrà scontrarsi anche con l’indifferenza e l’ostilità di molte persone che la circondano.
La giovane Leyla è cresciuta con la sorella Nina in una famiglia immigrata mediorientale dal rigido codice morale e religioso: appena si scopre che Nina ha un ragazzo, i genitori e gli zii decidono che il suo destino è segnato e la punizione che le spetta non lascia vie di scampo. La sola Leyla proverà ad opporsi con tutte le sue forze al volere del clan famigliare, mettendo a repentaglio la sua stessa vita.
Aram gestisce un locale notturno alla moda. Una sera, uno dei suoi addetti alla sicurezza, Peter, viene aggredito da una gang di malviventi e ricoverato in ospedale: deciso inizialmente a testimoniare l’accaduto in tribunale, Aram subisce una serie di pesanti minacce che lo convincono a desistere. Intanto, però, scopre che il reale motivo dell’aggressione lo coinvolge personalmente, perché tra lui e Peter sta nascendo un sentimento inaspettato.