Il 6 Giugno esce nelle nostra sale “L’Anno in cui i miei genitori andarono in vacanza” diretto da Cao Hamburger.
Nel 1970 il Brasile e il mondo intero sembrano essere sconvolti, ma la maggiore preoccupazione nella mente del dodicenne Mauro, un ragazzino medio borghese di padre ebreo e madre cattolica, non ha niente a che vedere con la proliferazione delle dittature militari in Sud America o con la guerra in Vietnam. Il suo sogno più grande è vedere il Brasile diventare per la terza volta vincitore della Coppa del Mondo.
Mauro si trova in quel momento della vita in cui si passa dall’infanzia all’adolescenza. I genitori, militanti di sinistra, costretti a vivere in clandestinità, si trovano costretti per un periodo ad affidare il figlio al nonno Mòtel, al quale però è accaduto qualcosa di inaspettato. Il ragazzino rimane solo senza avere la possibilità di informare i suoi genitori. E’ il vicino di suo nonno, Shlomo, un vecchio ebreo solitario impiegato nella sinagoga locale, che finisce per prendersi cura di Mauro. Questa convivenza inaspettata svela ad entrambi un mondo fino ad allora sconosciuto.
Mentre aspetta con ansia la telefonata dei genitori, Mauro ripercorre, in un certo senso, la storia dei suoi nonni – ebrei immigranti – alle prese con una realtà del tutto nuova.
Oltre a Shlomo, incontra la piccola e irriverente Hanna, dotata di un promettente talento nelle scommesse e negli affari; la giovane Irene, che infiamma l’immaginazione di tutti i ragazzi del quartiere; il Rabbino, un accanito tifoso dei Corinthian; Italo, il figlio di un italiano coinvolto nelle manifestazioni studentesche; Edgar, il portiere mulatto della squadra di calcio locale, e molti altri. Con i suoi nuovi amici, Mauro condivide, tra le tante cose, la passione per il calcio, le prime scoperte sessuali e il desiderio di riconquistare la felicità soffocata dalla dittatura.
L’Anno in cui i miei genitori andarono in vacanza è il secondo lungometraggio di Cao Hamburger.
Il suo primo film Rá- Tim- Bum, The Movie (1999) ha ottenuto un buon successo di critica e di pubblico. In televisione, Hamburger ha diretto la serie per bambini Castello Rá- Tim- Bum (1995), vincendo premi in tutto il mondo, e un episodio della serie City of Man (2004).
Per Hamburger, L’Anno in cui i miei genitori andarono in vacanza è un film sulle diversità generazionali e sul lavoro di squadra. “Il film racconta molto del periodo in cui io, Claudio (Galperin, sceneggiatore), Braulio (Mantovani, sceneggiatore), Anna (Muylaert, sceneggiatrice), Cassio (Amarante, scenografo), Adriano Goldman (direttore della fotografia) e molti altri, eravamo bambini. Come Mauro, avevamo una visione frammentaria della realtà. In un certo senso questo film racconta la nostra storia. Senza la mia troupe un risultato così soddisfacente da un punto di vista artistico e tecnico e da un punto di vista contenutistico, non sarebbe stato possibile”, afferma Hamburger, la cui vita presenta dei tratti autobiografici comuni al protagonista del film, avendo visto arrestare i suoi genitori (il padre ebreo e la madre cattolica) durante la dittatura militare, e avendo fatto il portiere di calcio per molti anni.
Fonte: Ufficio stampa www.luckyred.it