“Non si poteva aprire meglio l’edizione 2008 del Giffoni Film Festival, con la partecipazione sentita e affettuosa del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Ancor di più, mi sono sentito investito di una grande responsabilità: proporre al mondo il volto di una Campania non solo figlia dell’emergenza ma creativa, positiva, che ha dato all’Italia la leadership nel mondo in questo settore”. Il direttore del Giffoni Film Festival, Claudio Gubitosi, commenta così l’incontro a Napoli tra una delegazione del Festival e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. “Un incontro organizzato in 48 ore – racconta Gubitosi. Avevo invitato Berlusconi al Festival ma, nella sua fitta agenda, non vi era nessuna possibilità. Il sottosegretario Gianni Letta, di cui mi onoro di godere della stima e dell’affetto, aveva fatto il possibile. Quando – aggiunge – in settimana è stata confermata la riunione del Consiglio dei Ministri a Napoli, mi è sembrato doveroso avanzare la richiesta di un incontro pur sapendo della difficoltà ad “incastrare” tutti gli impegni del presidente. Invece, il dott. Letta ha accolto con grande piacere la proposta e in 48 ore l’incontro si è concretizzato”.
“Ho preferito mantenere il riserbo – spiega Gubitosi – a me interessava soprattutto portare a Napoli una delegazione di giurati, diciotto, in rappresentanza di altrettante nazioni”. Qui il racconto prosegue con tutti i dettagli: “L’incontro era fissato per le 17.30. Come da Cerimoniale il presidente avrebbe dovuto accoglierci in una sala riunioni della Prefettura di Napoli. Invece, all’ultimo istante, siamo stati chiamati a trasferirci nell’anticamera del salone dove era in corso il Consiglio dei Ministri. All’improvviso si sono aperte le porte ed è arrivato Silvio Berlusconi: non potevo credere ai miei occhi, il presidente aveva interrotto il Cdm per ricevere Giffoni, il Festival, i suoi ragazzi. Ci ha accompagnati nell’austero salone del Consiglio, i ministri in piedi hanno accolto la delegazione con i volti visibilmente emozionati, felici per un’esperienza diversa”. “Insomma – continua nel racconto Gubitosi – è stata una giornata speciale, ricca di sorprese. Il presidente ha voluto conoscere i ragazzi uno ad uno, io gli ho raccontato della storia del Festival, dell’importanza conquistata sul piano internazionale. Ha scherzato amorevolmente con i ragazzi, e l’incontro, che avrebbe dovuto durare dieci minuti, è proseguito per quasi mezz’ora. E mentre mi intrattenevo con il dott. Letta , vedevo il presidente felice mentre si concedeva alle fotografie e ai sorrisi dei ragazzi. Ad ogni domanda, una risposta”. “Penso sia stato un momento importantissimo per il Festival – conclude Gubitosi – perché da una parte ho visto le istituzioni accogliere con affetto Giffoni, dall’altra ancora una volta ho sentito il piacere di aver fatto conoscere, anche ai ministri, il volto bello della nostra terra, delle idee che viaggiano e che fanno grande la Campania. E’ stato un attestato e un riconoscimento straordinario per Giffoni e il Festival”. “Prima di andare via – infine – al Sottosegretario Letta ho detto una sola cosa, di cuore: grazie. Perché ogni altra parola sarebbe stata superflua”.