L’ Altro Cinema / Extra è la sezione del Festival Internazionale del Film di Roma in cui si può incontrare uno dei più grandi attori viventi, come Al Pacino, ma anche Olivier Assayas, il regista francese erede di Truffaut e Bresson; quella in cui Michael Cimino mostrerà le scene di ballo più incantevoli del cinema e in cui ci sarà Peter Greenaway, in video, che parla di Rembrandt (in Rembrandt’s J’ accuse)”, ha spiegato il responsabile della sezione, Mario Sesti, durante un’affollata conferenza stampa stamattina a Roma. “L’ Altro Cinema è una sezione un po’ diversa da quelle tradizionali: si può entrare in una sala e fare una domanda a David Cronenberg e successivamente entrare in un altra dove riascoltare Bob Marley sullo schermo (nel film Exodus ’77)”.
L’ Altro Cinema è anche la sezione che raccoglie immagini e storie in ogni angolo del mondo: dai superstiti dei terremoti in Armenia (Gyumri) ai giovani animatori californiani (Cal Arts), dal Belgio di Jean Claude Van Damme (JCVD) alla Finlandia vista da una giovane regista italo-finlandese (Il prossimo tuo).
Ci sarà la Danimarca del premio oscar Thomas Vinterberg (con l’anteprima internazionale del suo ultimo film, When a Man Comes Home) ma anche un’Argentina impalpabile, esotica, esistenziale (nel film Tres Deseos, in anteprima mondiale).
E’ la sezione in cui si potrà conoscere un genio spagnolo del trucco cinematografico (El ultimo truco) e seguire Meryl Streep che mette in scena Brecht (Theater of War): quella in cui si vedranno le immagini di donne non vedenti iraniane che fanno cinema (7 blind women) e che ospiterà il film documentario di maggior successo nei festival di quest’anno (Man on Wire).
Occhio sul Mondo 2008 è dedicato al Brasile, che torna sotto i riflettori internazionali come non succedeva dai tempi del Cinema Novo. “Abbiamo puntato su una trasversalità di scelta delle arti che caratterizza e marchia la sezione Occhio sul Mondo e che inoltre offre il privilegio di parlare non solo di cinema ma anche di arti visive, di sociale e naturalmente di musica”, dice la responsabile Gaia Morrione.
Una vetrina dedicata al cinema contemporaneo regala uno sguardo trasversale sulla produzione brasiliana attraverso opere molto diverse tra loro, dal film d’autore al documentario a titoli che in patria sono stati campioni d’incasso. Particolarmente significativi all’interno della vetrina l’omaggio a Joao Moreira Salles, cineasta poliedrico impegnato a tutto campo, e la coproduzione italo-brasiliana Estômago/Una storia gastronomica diretto da Marcos Jorge vincitore al Festival di Rio di 4 premi su 6.
La retrospettiva invece è incentrata sulle arti che attraversano la sezione e presenta ritratti di grandi artisti e uomini di cultura.
Una serie di incontri con cineasti, musicisti, critici e attori aiutano a comprendere l’identità di un paese offrendo spunti per una riflessione su un paese complesso umanamente, geograficamente, storicamente e culturalmente.
La grande festa inaugurale del Festival Internazionale del Film di Roma, con la regia di Arto Lindsay e la scenografia curata da Ernesto Neto, è un omaggio doveroso alla musica brasiliana: piazza Navona sarà lo scenario di una parata con musiche delle tradizioni carnevalesche degli afroblocos del nord-est brasiliano e con le dolci armonie della bossa nova.
La terza edizione del Festival Internazionale del Film di Roma rende omaggio a Pierre Verger con una mostra fotografica, la prima in Italia, realizzata in collaborazione con la Fondazione Pierre Verger di Salvador di Bahia. L’importanza di Verger all’interno della terza edizione del Festival è testimoniata anche dalla presenza di un documentario sulla vita e l’opera del fotografo ed etnologo dal titolo Pierre Fatumbi Verger: Mensageiro entre Dois Mundos, diretto da Lula Buarque de Hollanda.