Terra di Tutti Film Festival: visioni contemporanee dal sud del mondo


Bologna – 9 Ottobre. Parte domani la seconda edizione di Terra di Tutti i Festival che aprirà al pubblico la visione gratuita delle proiezioni dal 10 al 12 ottobre, presso le sale del cinema Lumiere di Bologna. La rassegna si consolida come uno spazio di visioni contemporanee e riflessioni globali dal Sud del Mondo, attraverso il linguaggio dei documentari.

Con oltre 50 ore di cinema, mostre fotografiche, dibattiti e workshop con i registi, Terra di Tutti Film Festival accompagnerà ancora una volta gli spettatori in un viaggio fra i tanti Sud del Pianeta, coniugando l’appassionato lavoro di ricerca di giovani videomaker che portano il loro sguardo critico ed unico sulle realtà contemporanee dai continenti del Sud con il nostro impegno nella promozione di solidarietà, dialogo fra culture e sviluppo sostenibile.

Le immagini sullo schermo delle 33 produzioni in concorso parleranno dei temi dello sviluppo sostenibile e della lotta alla povertà. Per la prima volta Bologna avrà l’occasione di conoscere l’opera di Valentina Monti e Mirta Morrone: il pluripremiato “Radio la Colifata”, la prima radio al mondo che trasmette programmi realizzati direttamente dai pazienti di un ospedale neuropsichiatrico, il Jose T. Borda di Buenos Aires, Argentina. Altra punta del festival la denuncia esplicita a un sistema tutto italiano, quale quello dello schiavismo nei campi di pomodori, firmata da Cesare Fragnelli dal titolo “L’oro rosso”. Il film vanta la partecipazione di Alessandro Haber nei panni di Giovanni, padrone di un esercito di lavoratori stagionali nei campi di pomodoro in Puglia.

Attraverso una struttura scandita in sezioni tematiche, il festival anche quest’anno riesce a legare la visione espressiva dei documentaristi con l’attività di cooperazione al sud del mondo delle Ong Cospe e Gvc. Nella sezione MedVision il mediterraneo oggi, fra conflitti latenti e popoli in lotta per la propria terra. In Infanzia Latitudine Sud la realtà dei bambini in Bolivia, Kosovo, Palestina. In Africa andata e ritorno il continente africano descritto si apre con uno sguardo al femminile nella capitale del Mali, per chiudersi con il miraggio europeo di alucni ragazzi di Dakar.
Particolarmente ricca la sezione dedicata all’ambiente, in un viaggio tra Serbia, India e Brasile. In apertura “Pancevo_la città morta”, l’ultimo documentario della “trilogia dell’Est” di Antonio Martino, dà voce alla popolazione di Pancevo, costretta oggi a vivere in un ecosistema dai livelli inaccettabili di contaminazione causati dalla distruzione sotto i bombardamenti Nato di un complesso petrolchimico a 3 chilometri dal centro abitato.
I registi internazionali ospiti del festival dialogheranno con il pubblico non solo durante gli intervalli delle sezioni tematiche di proiezione, ma anche in occasione del seminario dell’11 ottobre curato dall’Associazione documentaristi Emilia‐Romagna. Mamadou Cisse dal Mali, Ruanne Tawfik Abou‐Rahme dalla Palestina, Amaranta Cornejo Fernandez dal Messico sono alcuni dei protagonisti che animeranno l’incontro di sabato 11 ottobre: “Lo sgurdo degli autori: Sud‐Nord‐Sud”. Lo stesso giorno, dopo le proiezioni Speciale Palestina presso il TPO di Bologna, un collettivo di giovani palestinesi, i Ramallah Underground, testimonierà l’appartenza alla propria terra a ritmo di elettronica araba, hip‐hop, trip hop e downtempo.

Terra di Tutti Film Festival si colloca nell’ambito della quarta edizione di “Segnali di Pace”, rassegna di eventi e iniziative realizzata dal Tavolo per la Pace della Provincia di Bologna.

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