Per le complicazione di un infarto è morto ieri 26 ottobre Gerard Damiano,alias Jerry Gerard, al secolo Gerard Rocco Damiano, il regista del famoso Gola profonda, uno dei più noti film hard della storia del cinema moderno. Era nato 80 anni fa a Chicago da una famiglia di chiare origini italiane e dopo aver abbandonato la carriera di parrucchiere e aver mutato il nome in uno più americaneggiante, aveva convinto la moglie dell’amico Chuck Traynor, gestore di un topless bar e grande sostenitore della tecnica della “Deep Throat“, Linda Susan Boreman, da lui ribattezzata Linda Lovelace a diventare la protagonista del suo film. E’ inutile dire che il film è stato oggetto di violente proteste da parte della perbenista e bigotta società americana, infatti ben 23 stati degli Stati Uniti ne proibirono la messa in onda e seguaci di organizzazioni religiose ne bruciarono le copie pubblicamente. Ma il film ha segnato un nuovo modo di fare film hard. Il compianto Gerard Damiano, infatti, richiedeva ai suoi attori non solo indubbie capacità amatoriali ma anche di saper recitare. Nonostante gli strali dei benpensanti, il film ebbe un’enorme successo, incasso circa 1.300.000 dollari di contro ai 25.000 spesi per produrlo e Damiano inizio così la sua carriera di regista porno di una cinquantina di titoli. Miss Jones (1973), Il mondo di Johanna (1975), Odissea sessuale (1977) e Alfa Blu: l’universo erotico di Gerard Damiano (1981), solo per citarne i più famosi. L’ultimo è stato il remake di Gola profonda nel 1991 che però non ha avuto la stessa fortuna dell’originale. Tra i suoi estimatori, Frank Sinatra che ne comprò una copia per vederlo privatamente in casa, Jackie Onassis, Truman Capote, Johnny Carson, Bob Hope che ne parlarono nel loro famosissimo programma tv The Tonight Show. In Italia Gola profonda è venerato dagli estimatori del genere come film cult in quanto la sua proiezione nel 1971 vide la nascita ufficiale dei cinema porno. Dal 1995 il regista si era ritirato a vita privata con la moglie Paula Morton, una pornostar, sposata vent’anni prima.
Articolo a cura di Luca Lupo