In occasione della 26esima edizione del Torino Film festival che quest’anno presenta una retrospettiva, la più completa, del regista Roman Polanski, si è inaugurata una mostra fotografica dal titolo Perméabilité presso NH Hotel Santo Stefano che si protrarrà fino al 1° Dicembre.
Raoul Gilioli ha ideato una mostra fotografica che percorre tutte le tappe dell’itinerario del regista, selezionando come modelli persone simili ai personaggi dei film di Polanski per tratti somatici e stile di vita.
Lo scopo dell’artista è proiettare sul corpo dei suoi modelli l’immagine a cui essi si ispirano, in modo che nel momento dello scatto diventino una cosa sola.
Ogni foto, dedicata a un film, presenta l’interazione fra un fotogramma e un personaggio esterno, uno spettatore partecipante: un’immagine insieme bidimensionale e tridimensionale.
È la vita permeabile al cinema, o il cinema alla vita?
È permeabile il cinema che osserva, studia e analizza il suo pubblico. È permeabile la realtà con la sua necessità di senso, di limite e, sempre, di qualcosa da raccontare.
Come individui sentiamo impellente il bisogno di identificarci in qualcuno, raccontare storie, raccontarci attraverso espressioni, vestiti, oggetti.
Siamo Humphrey Bogart ogni volta che accendiamo una sigaretta. Guardiamo gli uomini con aria di sfida come Penelope Cruz e affrontiamo il mondo, la mattina, col nostro giubbottino in pelle vintage, sentendoci Uma Thurman. Siamo antichi guerrieri, stanchi ed affascinanti Robert De Niro, ma anche irresistibili John Belushi quando abbiniamo quella giacca a quegli occhiali scuri.
Viviamo guidati da sogni e ideali che ci sono stati suggeriti perché noi stessi li abbiamo suggeriti. Le nostre esistenze sono proseguimento e specchio della pellicola. Non di mera imitazione si tratta, ma di un gusto acquisito al cinema, ritrovando la nostra natura e la necessità di comunicare attraverso gli oggetti e dare un’immagine di noi al mondo. Osmosi fra schermo e spettatore, l’occhio che guarda e assorbe, lentamente.
Roman Polanski mostra sogni irrequieti, universi meravigliosi e quotidiani, da esplorare o temere. Identificarsi o fuggire. Le storie di tutti e ciascuno, a colori saturi e bianchi e neri graffianti. Polanski racconta un viaggio che non finisce mai, attraverso le nostre passioni.