Ricchissimo di appuntamenti, quest’anno Sottodiciotto si presenta al pubblico con un giorno “d’anticipo”: una speciale serata pre-Festival oggi 3 dicembre con una doppia anteprima.
Terzo lungometraggio della promettente regista francese Sylvie Verheyde, il primo ad arrivare nelle sale italiane grazie alla Sacher Distribuzione di Nanni Moretti, Stella è un ritratto – sia generazionale sia autobiografico – tenero e crudele al tempo stesso. Undici anni, stivali o zoccoli ai piedi, pallone in mano al posto della bambola, aria da piccola bulla e umorismo da adulta, Stella cresce nel bar gestito dai suoi genitori, destreggiandosi abilmente in un demi-monde vivace e caotico, popolato da emarginati, ubriaconi, scommettitori, in cui si alternano allegria e violenza. L’ingresso in una scuola per ricchi, frequentato da quelli che la sarcastica ragazzina chiama i “protetti”, coetanei puliti e per bene (ma anche incapaci di difendersi da soli), la proietta in un altrove sconosciuto, inizialmente ostile.
L’amicizia con Gladys (la piccola Melissa Rodriguès), figlia di intellettuali argentini in esilio, le apre, però, un mondo nuovo, fatto di libri, di musica e di prospettive diverse per il futuro. Stella scopre la letteratura – Balzac, la Duras – le canzoni dei cantautori, il potere salvifico e consolatorio delle parole – quelle degli altri, ma anche le proprie – maturando di pari passo la consapevolezza che la sua ignoranza e la sua apatia rischiano di causarle dolore e infelicità. Debutto sul grande schermo di due piccole esordienti (la stupefacente Léora Barbara e Melissa Rodriguès), ultima interpretazione di Guillaume Depardieu, il film schiva con grande sicurezza tutte le insidiose trappole del racconto di formazione – la melensaggine, la parabola generazionale, la finalità pedagogica. L’immediatezza autobiografica consente alla regista – cresciuta realmente nei quartieri poveri di Parigi dove i suoi genitori gestivano un caffè – di realizzare un film duro e tenero insieme, diretto e incisivo come un diario, sulla forza dei sentimenti e dell’amicizia, sul trapasso ostico dall’infanzia all’adolescenza e sulle immense opportunità che la vita, in questa come in altre fasi di trasformazione, può offrire.
Il secondo titolo della serata è il nuovo, atteso film del regista di Trainspotting, Danny Boyle, che ha conquistato il premio del pubblico al Toronto International Film Festival 2008. Favola sulla speranza, la determinazione e la convinzione che ogni persona abbia il diritto di inseguire i propri sogni, The Millionaire (distribuito da Lucky Red) si è già affermato come un “caso cinematografico” della stagione e, uscito in sordina nella sale statunitensi, ha scalato rapidamente il box office. Il film, ambientato nell’India di oggi sulla scia del fortunato romanzo di Swarup Vikas Q & A (in Italia Le dodici domande, edito da Guanda), conferma lo straordinario talento polimorfo del regista inglese, capace di sperimentare in ogni suo nuovo lungometraggio un genere diverso (negli ultimi anni, l’horror in 28 giorni dopo, la commedia in Millions, la fantascienza in Sunshine) con esiti da specialista.
Originale favola moderna, The Millionaire non ha analogie nella precedente filmografia di Boyle, che, con un’altra grande prova d’autore, si misura con ambientazioni e temi non solo inediti, ma anche geograficamente e socialmente molto lontani. La storia di Jamal, orfano diciottenne che stenta la vita, ma non sbaglia una risposta nella versione indiana del format tv Chi vuol esser milionario? e viene sospettato di essere un imbroglione, è stata girata per lo più negli slums di Mumbai (con alcune puntate ad Agra e al Taj Mahal), a Dharavi, una delle più grandi baraccopoli indiane, e a Juhu. Gran parte degli attori e i ragazzini che interpretano i personaggi principali da giovani sono stati reclutati negli stessi slums. La parte di Jamal da grande è stata affidata a Dev Patel, già interprete della serie di culto Skins, in onda su Channel 4. Latika, il perduto amore di Jamal, inguaribile fan del quiz show effettivamente molto seguito in India, è Freida Pinto, modella di straordinaria bellezza lanciata dalla Elite Model Agency del subcontinente in numerose campagne pubblicitarie internazionali e al suo debutto in un ruolo da protagonista sul grande schermo. Prem, il conduttore ostile al giovane concorrente di dubbia provenienza, è Anil Kapoor, uno dei più noti attori del cinema hindi, il “cattivo” di molti blockbuster bollywoodiani.
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