Il fine settimana ci verrà allietato con un film italiano, molto atteso dagli amanti del genere. Il film nelle sale dal 23 gennaio è “Italians” di Giovanni Veronesi. già regista di Manuale d’amore 1 e 2, di Viola bacia tutti, e Per amore, solo per amore, mai uguagliato in qualità.
Gli italians in questione sono Sergio Castellitto nel primo episodio, con una spalla di tutto rispetto, quel Riccardo Scamarcio che farà salire le quotazioni al botteghino (sante ragazzine), e Carlo Verdone, in un esilarante viaggio in Russia.
Questa la trama dei due episodi.
Fortunato (Sergio Castellitto) è un camionista, disincantato e un po’ cialtrone, che da molti anni trasporta Ferrari rubate negli Emirati Arabi per conto di una ditta romana. Ma quello che sta per compiere – giura – sarà il suo ultimo viaggio. E’ ora di passare il testimone al giovane Marcello (Riccardo Scamarcio), da pochi mesi in prova nella stessa società. Per due giorni e due notti attraversano il deserto dell’Arabia Saudita alla guida di una bisarca stipata di lussuosissime Ferrari. E tra esilaranti avventure e surreali posti di blocco, tra loro nasce una vera e propria amicizia. Lungo il tragitto avviene anche il commovente incontro con Hamed, l’unico amico arabo di Fortunato, un uomo di mezz’età, dall’esistenza umile ma decorosa, e con sua figlia Haifa. Arrivati a Dubai, Marcello e Fortunato decidono di concedersi una serata all’insegna del divertimento in uno dei locali più modaioli della città. Ma a causa di un incontro inatteso e piuttosto turbolento finiscono per passare la notte in prigione e per ritrovarsi coinvolti, il giorno dopo, in una folle gara di velocità tra Ferrari…
Giulio (Carlo Verdone) è un dentista che ha da poco passato la cinquantina, con un bell’attico che affaccia sui tetti di Roma, un domestico indiano, un matrimonio fallito che lo ha fatto sprofondare nella depressione più nera e un imminente convegno a San Pietroburgo a cui non ha più nessuna voglia di partecipare. Ma il suo collega e amico Fausto è irremovibile: la Russia è la patria del sesso facile e una settimana lì è meglio di un anno di psicoanalisi. Lo mette in contatto con Vito Calzone (Dario Bandiera), improbabile e buffo organizzatore on-line di viaggi a sfondo sessuale. Giulio accetta di malavoglia, ma è chiaro da subito con Vito: lui sta partendo per lavoro, è un professionista stimato e la parola d’ordine deve essere una sola, discrezione. Ma come parlare di discrezione con Vito Calzone! Per colpa sua, Giulio andrà incontro ad una terribile figuraccia con Vera (Ksenia Rappoport), la sua interprete personale, finirà in festini a sfondo sadomaso in meravigliose ville, tra persone di dubbia moralità e in odore di criminalità, e si troverà addirittura coinvolto in una sparatoria da gangster-movie, da cui uscirà incolume soltanto grazie al provvidenziale aiuto di Vera…
Verdone lo ritroviamo in questo viaggio a metà tra la rigenerazione psicofisica e il turismo sessuale, dopo quasi trent’anni, cioè da quel Un sacco bello che lo aveva visto in compagnia di un divertentissimo e illuminato Renato Scarpa, in un’altro viaggio, diretti, questa volta, in Polonia. L’accoppiata era vincente come poche.