E’ nelle sale italiane un thriler sui generis, Il respiro del diavolo del regista Stewart Hendler. Pimo perchè questa volta il male non arriva dal nulla ma sono i protagonisti che lo vanno a cercare, secondo perchè il regista è al suo primo lungometraggio e ha solo vent’anni.
La casa di produzione Gold Circle Films, più conosciuta per Il mio grosso, grasso matrimonio greco, non è estranea all’horror, anche se ha sempre fatto scelte mai scontate e ha creduto molto in questo giovanissimo regista che al suo attivo ha solo un cortometraggio e alcuni commercial.
La storia parte da un banale malvivente di nome Max (Josh Holloway, star di Lost) che sta cercando con tutte le sue forze di comportarsi in modo onesto, dopo un’esistenza passata a sfidare la legge. Ma tutti i suoi sforzi vengono vanificati quando la banca rifiuta di concedergli il prestito che gli avrebbe permesso di iniziare una nuova vita, assieme alla sua fidanzata Roxanne (Sarah Wayne Callies). Poco dopo, Max riceve una telefonata da parte di un suo vecchio amico, un ex-carcerato di nome Sidney (Michael Rooker), che gli offre un ultimo, facile lavoro. Si tratta di rapire una persona per poi chiedere il riscatto alla famiglia: non sembrerebbe tanto complicato. Max è tentato all’idea di guadagnare un po’ di soldi facili; il denaro gli permetterebbero di realizzare il sogno della sua vita: aprire un ristorante. Certo è rischioso, ma in questo modo otterrà i soldi di cui ha bisogno per lasciarsi definitivamente il passato alle spalle.
Infondo, che problemi potrebbe mai causare un ragazzino di dieci anni? David Sandborn (Blake Woodruff) è l’unico figlio di un benestante uomo dell’alta società del Vermont. Sembra proprio un bambino innocente, che vive una vita tranquilla e privilegiata; per lo meno fino al giorno del suo decimo compleanno, quando un uomo vestito da babbo natale bussa alla porta della sua casa. E’ il giorno della festa di compleanno di David, Max si sta occupando di intrattenere i bambini. Max distrae l’attenzione dei bambini e dei loro genitori mostrando loro un grande sacco colmo di giocattoli, poi, improvvisamente, fugge via dalla casa trascinandosi dietro David. Max porta David da Sidney, con lui c’è Vince (Joel Edgerton), uno dei suoi scagnozzi. Questi, assieme alla fedele Roxanne, portano David nel bosco, in un rifugio lugubre e isolato. Roxanne appare decisamente in disaccordo in merito al rapimento, ma è preoccupata per l’incolumità del bambino, perciò decide di prendersene cura, almeno fino a quando non resterà nelle loro mani. Mentre restano in attesa del pagamento del riscatto, inesplicabilmente, tra di loro iniziano a riemergere sospetti, tradimenti e segreti legati al passato. Le ore passano e i rapitori iniziano a discutere sempre più animatamente e a incolparsi l’uno con l’altro. La tensione sale e nella baita iniziano a verificarsi una serie di avvenimenti inspiegabili e terrificanti, mentre, fuori, gli ululati dei lupi si fanno via via sempre più vicini. Il fatto più strano è che David sembra conoscere il terribile fato che attende ognuno dei criminali.