Lola è il secondo Film Sorpresa in concorso. Sono così 25 i film che si contendono il Leone d’oro.
Il film Lola verrà proiettato oggi 11 settembre per il pubblico in Sala Grande.
Il secondo Film Sorpresa in Concorso della 66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è Lola, che rivela un’altra faccia del capofila del Nuovissimo Cinema Filippino, Brillante Mendoza. Sono così 25 i film, presentati tutti in prima mondiale, che si contenderanno i premi del concorso Venezia 66.
Lola è un film di Brillante Mendoza (durata 110’) con Anita Linda, Rustica Carpio, Tanya Gomez, Jhong Hilario, Ketchup Eusebio
La trama del film Lola
Due anziane signore soffrono le conseguenze di un crimine che ha coinvolto i loro rispettivi nipoti: uno è la vittima, l’altro è il sospetto. Entrambe deboli e povere, si prodigano per chiedere denaro nel bel mezzo di una bufera: una per la sepoltura della vittima, l’altra per pagare la cauzione per il sospetto.
Sepa, insieme con il nipote di otto anni, accende una candela nel punto vicino al ponte in cui il nipote più vecchio è stato ucciso la sera prima da un ladro di cellulari. Poi va a raccogliere soldi per la sepoltura e l’udienza in tribunale. Puring riunisce minuziosamente i fondi per il rilascio temporaneo di suo nipote, l’aggressore, che si rifiuta di languire in prigione. Sepa rifiuta i 30.000 pesos offerti da Puring. Ma alla fine cede e accetta la risoluzione amichevole, rendendosi conto che suo nipote non potrà tornare in vita. La sua famiglia chiede un prezzo più alto: 50.000 pesos. Come ultima risorsa, Puring decide di dare in pegno la casa dei suoi progenitori a un usuraio del suo quartiere. Alla fine, il pagamento viene effettuato e la vita va avanti per le due nonne che, nonostante la loro avanzata età, cercano di farcela e di sopravvivere a realtà che sono ancor più dure per gli anziani.
Commento del regista del film Lola
La nostra umanità soppesata – ed equilibrata – sulle scale della giustizia. Il delitto serve per mettere alla prova le forze e le fragilità delle due donne. Una si dimostra debole, l’altra forte. Questo permette di equilibrare l’umanità, come nell’equilibrio della natura, in cui sopravvive chi più si adatta e il valore di ciascuno dipende dalla sua posizione nella vita.