Concepito 15 anni fa e dopo 4 anni di lavorazione, Avatar, il nuovo kolossal fantascientifico di James Cameron, è nei cinema di tutto il mondo (in Italia solo a partire dal 15 gennaio 2010). In lizza come miglior film ai Golden Globe e in attesa delle nomination agli Oscar, Avatar si appresta ad essere uno dei fenomeni cinematografici più importanti e mediaticamente potenti degli ultimi anni, con un budget di 230 milioni di dollari e più 150 milioni investiti per la promozione.
Steven Spielberg lo ha già definito “un capolavoro. Tecnico, visivo, emotivo (…), il film di fantascienza più bello che abbia mai visto dai tempi di Guerre Stellari”.
Ed infatti Avatar, comunque lo si giudichi, segna una nuova tappa ed apre ad un nuovo modo di fare cinema. Avatar infatti è fruibile in 3d stereoscopico, come molti film delle ultime stagioni, ma la particolarità è che “l’effetto” stereoscopico non è stato aggiunto in post-produzione dopo una ripresa tradizionale delle scene (come per l’ultimo film di Tim Burton, Alice nel paese delle meraviglie, di prossima uscita con Johnny Depp) ma tutte le scene sono state filmate interamente in 3d con il Reality Camera System che prevede una telecamera con due obiettivi capace di simulare la vista binoculare umana.
Kevin Roberts, CEO Global di Saatchi & Saatchi ha commentato positivamente il nuovo film di James Cameron, elencando tre ragioni per cui il film sarà un successo. “La prima – afferma Roberts – è la scelta di realizzare gli effetti speciali del film con Weta Digital, la casa di post-produzione di Peter Jackson, famosa per gli effetti visivi della trilogia de Il Signore degli Anelli. La seconda ragione è il talento di Cameron, e la terza è l’originalità della storia, non tratta da libri o serial tv, ma inventata e scritta interamente da Cameron stesso.”
È per questo che la prossima edizione del Future Film Festival Bologna, 26-31 Gennaio 2010) ospiterà per il secondo anno il 3dDAY, uno speciale programma dedicato al 3d stereoscopico con proiezioni in anteprima ed un convegno ad hoc.
Spielberg ha ragione.
Avatar è un’opera memorabile che meritava ampiamente l’oscar come miglior film.
A mio modesto quanto ragionevole avviso non l’ha conseguito esclusivamente per notevole invidia.
Gli è stato preferito un buon film che,però, tra qualche anno nessuno ricorderà.
Di detta invidia ne sa qualcosa un genio come Spielberg al quale fu più volte negato scandalosamente l’oscar per diversi film molto spettacolari ed innovativi i quali fecero epoca e che il medesimo girò circa trent’anni fa (p.es. Incontri ravvicinati del terzo tipo ed E.t.).
Avatar non solo è una pellicola che applica la tecnologia più avanzata (due terzi del film sono stati creati con il computer) che perfeziona ulteriormente e notevolmente la tecnica che trasforma gli attori in personaggi animati, ma è un film epico,spettacolare ed entusiasmante quanti altri mai.
Un inno alla natura, anzi il trionfo della medesima tramite immagini e colori abbaglianti ,fantasmagorici.
Ed esso trasmette anche un nobile ed educativo messaggio anti imperialista (oggi attualissimo) contro la dissennata avidità di ricchezza e di profitto che conduce, in una spirale perversa,che si autoalimenta in modo esponenziale, a distruggere inevitabilmente la natura, l’equilibrio ambientale, l’identità,purezza,pregnanza ed originalità della cultura di popoli che non intendono farsi assimilare dall’impero,cioè dalla civiltà occidentale diventata esageratamente capitalista e consumista.
La quale,perciò, per sopravvivere tutto travolge e fagocita.
Angelo Balzano