Film “Caribbean Basterds”: la nuova “arancia meccanica” di Enzo Castellari

“Caribbean Basterds”, il nuovo film di Enzo Girolami Castellari, il grande regista italiano affermato in tutto il mondo tanto da ispirare persino Quentin Tarantino, esce nelle nostre sale cinematografiche il 20 Agosto. Il film “Caribbean Basterds” è un action movie di grande impatto spettacolare, una sorta di “Arancia Meccanica” moderna nfatta di inseguimenti, sparatorie, agguati e risse che segnano il film dall’ inizio alla fine.

La trama del film “Caribbean Basterds”

La storia, ambientata ai Caraibi, parla di tre ragazzi, Roy e Linda, due fratelli e il fidanzato di lei Josè, tutti figli di ricchi commercianti d’armi che si trasformano in “pirati della giustizia” per ribellarsi ai loro genitori. Il tutto inizia solo per scherzo, ma poi diventa necessità e avidità, un gioco crudele e sempre più pericoloso… finiscono infatti coinvolti in un traffico di droga. finendo coinvolti in un traffico di droga. I tre daranno vita a una serie di rapine, violenze e brutalità senza fine che li porterà da giustizieri a spietati criminali.

Uscita al Cinema: 20/08/2010
Regia: Enzo G. Castellari
Sceneggiatura: Sandro Cecca
Attori: Vik C. Ryan, Eleonora Albrecht, Maximiliano Hernando Bruno, Keyla Espinoza, Andrea Bruschi
Fotografia: Riccardo Tonni
Montaggio: Gianfranco Amicucci
Musiche: Daniele Falangone
Produzione: VeniceFilm Production in associazione con: Andrea Bruschi, Duque Internacional s.l., M.Cinematografica s.r.l.
Paese: Italia 2010
Genere: Azione, Drammatico
Durata: 90 Min
Formato: Colore
Sito Ufficiale: http://www.venicefilm.it/

1 commento su “Film “Caribbean Basterds”: la nuova “arancia meccanica” di Enzo Castellari”

  1. dal film si capisce che il regista aspettava da tempo di mettersi a lavoro in quanto si e’ molto divertito a realizzarlo senza troppe pretese e devo dire che non dispiace questo lavoro . E questo è un buon segno per un maestro di film di genere che potrebbe ritornare per un lavoro piu attento e adeguato se non fosse snobbato dalla critica che ormai attacca il cinema di genere italiano che ha fatto da scuola all’estero facendolo diventare un’industria di soldi.

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