“Noi credevamo”: aumento di copie per il grande successo del film

Avevamo ragione noi a dare fiducia agli spettatori che, come ha dimostrato il box office, hanno reagito bene a Noi credevamo“. Questo il commento del regista Mario Martone all’Ansa dopo i confortanti risultati ottenuti dal film al botteghino nonostante le sole 30 copie distribuite da 01, anche se ora si parla di un possibile aumento. “Non mi sorprendono più di tanto i risultati al box office. Il film “Noi credevamo” aveva già mostrato una sua grande vitalità quando ho l’ho presentato in città come Firenze, Bologna, Milano e Bari dove ho potuto toccare con mano la buona accoglienza”.

E per quanto riguarda i giovani, afferma l’autore napoletano, “che io amo definire più correttamente ‘persone giovani’, e non come generica e indistinta categoria, ce ne sono tanti in questo Paese per nulla piegati e disposti a farsi omologare. L’Italia insomma è un Paese pieno di memoria e risorse da rivalutare, una nazione piena di tappi che vanno solo stappati“.

Il successo del film “Noi credevamo” che si credeva poco appetibile, avrà probabilmente un sensibile aumento di copie per il weekend.

Fonte: Cinecittà News

5 commenti su ““Noi credevamo”: aumento di copie per il grande successo del film”

  1. Perchè a Bari dobbiamo esssere puniti e non vedere il film noi credevamo ?

    Ci sarà data la possibilità ?
    Grzie ! Siamo in tanti……

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  2. Film stupendo, anche se con qualche sbavatura e/o licenza poetica. Assolutamente da vedere, specie per i liceali, i professori dei licei, e i giovani in genere. E’ una lezione di vita. Fotografia, ambientazione, scenografia e recitazione di alto livello. Uno dei migliori film italiani degli ultimi anni. Accompagnamento musicale straordinario e ben armonizzato con la narrazione dei fatti. Sono rimasto estasiato dal punto di vista estetico, commosso per la rivisitazione delle vicende umane del nostro Risorgimento. Ripeto: assolutamente da non perdere.

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  3. Si vede chiaramente che è una fiction per la televisione e non adatta al grande schermo. Per evitare l’epica siamo andati a finire in una storia lenta, recitata male e doppiata peggio. Fotografia da fiction piatta, regia fin troppo ripetitiva. Coraggio? Mi pare che non ce ne sia proprio. E le idee si ripetono anche nelle scelte dell’inquadratura. Inquadrature strette proprio come le fiction. Tutto molto finto, tutto molto ridicolo. Nessuna emozione.

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  4. Ma in Calabria verrà proiettato prima o poi in qualche sala cinematografica? Per ora non è proprio arrivato in terra calabra. Siamo in tanti che gradiremmo vederlo. Grazie…

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