E‘ morto ieri, 26 gennaio 2011, l’attore e regista Mario Scaccia, dopo aver compiuto lo scorso 26 dicembre 91 anni.
E’ deceduto in ospedale al Policlinico Gemelli di Roma dopo una lunga degenza causata da una serie di complicazioni sorte dopo un piccolo intervento subìto poco prima di Natale.
I funerali si svolgeranno sempre a Roma, nella Chiesa Cristo Re di Piazza Mazzini, a pochi passi dalla sua casa. La camera ardente, invece, è stata allestita nell’Hospice Villa Speranza dell’Università Cattolica di Roma.
Ai suoi ammiratori Scaccia lascia il ricordo di un mondo di interpretazioni ed uno stile di recitazione personalissimo e sapientemente coltivato.
«Io più che attore – scrisse in uno dei suoi libri autobiografici – mi considero poeta: scrivo sulla scena con il corpo e la voce l’ineffabile che mi abita nell’anima, prestandolo ai personaggi che da tanti anni vado proponendo».
Ed infatti nell’ultimo suo libro che si intitola “Per amore di una rima“, edito da Persiani Editore, Scaccia svela per la prima volta oltre che il suo lato di attore ed interprete anche quello di autore sensibile e poeta.
L’ultima apparizione di Scaccia sulle scene era stata al Teatro Arcobaleno di Roma, prima di Natale 2010, per “Interpretando la mia vita“, uno spettacolo in cui aveva raccontato il suo percorso artistico.