E’ una notizia certamente destinata a fare il giro del mondo. Lars Von Trier, il controverso regista danese che ha portato a Cannes in concorso Melancholia, ha dichiarato infatti di “capire Hitler“.
A una domanda sull’estetica nazista e l’architetto Albert Speer, ha infatti risposto così: “Ho pensato a lungo di essere ebreo e ne ero felice. Poi ho scoperto che la mia famiglia era tedesca. Resto sempre molto a favore degli ebrei, ma posso dire che comprendo Hitler, anche se penso che abbia fatto del male. A volte lo immagino nel suo bunker e credo di capirlo come uomo“. Poi l’autore, Palma d’oro con Dancer in the Dark, notoriamente restio a parlare con la stampa, si è reso conto di averla sparata grossa e l’ha buttata sullo scherzo. “Come ne esco adesso? Noi nazisti abbiamo la tendenza a fare le cose in grande, potrei pensare a una soluzione finale con i giornalisti“.
Melancholia, che in Italia uscirà con la Bim, è commentato dalle musiche del Tristano e Isotta di Wagner e mostra alcuni personaggi posti di fronte alla fine del mondo a causa della collisione di un astro con la Terra. Ma è anche un film sulla depressione e i suoi diversi aspetti. Protagonisti Kirsten Dunst, Charlotte Gainsbourg, Charlotte Rampling, Udo Kier e Kiefer Sutherland.
Fonte: Cinecittà News