Resta dietro le sbarre e a nulla sono valse speranze, spese, avvocati aggressivi e segni di pentimento per Wesley Snipes, protagonista della serie cinematografica Blade. Del resto lui non ha ucciso nessuno ma per la legge americana il peccato del quale si è macchiato è grave e non può essere facilmente perdonato. L’uomo, infatti, tra il 1999 e il 2004, pur avendo guadagnato ben 37 milioni di dollari, non ha pagato le tasse.In carcere è già da un anno e nel frattempo la Corte Suprema che lo aveva condannato a tre anni di reclusione, si è rifiutata di riesaminare il suo caso, nonostante le richieste dei legali dell’attore. In questo senso, quindi, non potrà tornare libero prima del 2013. Un duro colpo anche per la sua carriera che già da più di dodici mesi è ferma.
Per Wesley Snipes era stato il tribunale federale della Florida a scegliere la prigione federale in Pennssylvania, ma i suoi legali si sono appellati proprio a tale scelta, visto che la sede non era quella prevista che doveva, invece, essere New York, dove l’attore possiede una casa.Per nulla d’accordo la Corte Suprema degli Stati Uniti che, a questo punto, ha convalidato la sentenza del Tribunale Federale della Florida. I fans sono disperati ma per ora non sembra che cambieranno le cose.
Diventato popolare nel 1993, per aver lavorato con Sylvester Stallone in “Demolition Man” e, sempre nello stesso anno, accanto a Sean Connery in “Sol Levante“, nel 1987 ha partecipato alle riprese del video “Bad” diretto da Martin Scorsese, nel ruolo di antagonista di Michael Jackson.Subito dopo ha avuto inizio la trilogia tratta dall’omonimo fumetto di Marvel Comics che gli ha regalato fama internazionale: Blade, Blade II e Blede: Trinity. Ora per lui è tutto fermo per almeno due anni ancora e si spera che alla fine riesca a risollevarsi diventando ancora una volta un grande protagonista del cinema americano.