Dimenticate la timida e bellissima ragazza filiforme che con i suoi modi delicati e un aspetto più che avvenente diventava una assoluta protagonista della saga de “I pirati dei Caraibi”. Se è vero che le piccole attrici crescono e imparano ad interpretare ruoli sempre diversi, scoprirete una Keira Knightley, diversa, senza pudori e totalmente spregiudicata. L’occasione è il nuovo film di David Cronenberg dal titolo “A dangerous method” che in questo senso va visto per lasciarvi letteralmente senza parole.
L’attrice in questo lungometraggio si mette alla prova in modo molto coraggioso mostrandosi abilmente tormentata, sotto stretto controllo medico e in morboso rapporto con personaggi come Sigmund Freud e Carl Jung. Non crederete ai vostri occhi forse, quiando la vedrete al centro di una storia fatta di pesanti sculacciate o ambigui amplessi e il primo trailer diffuso in rete lascia già intuire a quanta polemica potrà creare il lungometraggio. Il ruolo della protagonista è piuttosto borderline ed in effetti è legato ad una piece teatrale di Cristopher Hampton in una sorta di triangolo angosciante e morboso.
Nelle scene si snoda uno strano rapporto medico-paziente che va fuori dai vincoli lavorativi e si interseca con la sfera amorosa e sessuale. I tre protagonisti della vicenda, insomma hanno una unione non comune e da brivido. Per lei che era la figlia del governatore della serie di “Pirati dei Caraibi”, tutta eleganza e vita di lusso questo è davvero un ruolo completamente diverso che però potrà mettere ulteriormente in luce le qualità artistiche e il talento di Keira, spesso al centro dell’attenzione dei media e dei gossip solo per la sua magrezza e la presunta anoressia. Al cinema invece sa farsi notare ed, infatti, il suo successo procede negli anni mentre molte sue colleghe sono finite nell’ombra in pochissimo tempo e senza lasciare traccia del loro fugace passaggio.