Mostra del Cinema di Venezia: al via tra scene di nudo e sadomaso

Sembra essere una manifestazione con sesso e scene sadomaso in primo piano questa e la Mostra del Cinema di Venezia, si apre dunque con immagini forti e sexy. A colpire di più quella che era attesa da tempo ed è Monica Bellucci senza veli, ma la 68esima edizione di questo evento di respiro internazionale che coinvolge l’Italia, in programma dal 31 agosto al 10 settembre, promette di essere ancora più scoppiettante e innovativa.

Al Lido, quindi, l’hard è richiestissimo ma neppure la violenza manca per un evento che si preannuncia non privo di polemiche proprio per l’abbondanza di certi argomenti ancora a volte dei veri e propri tabù. Si comincia con “Shame” con Michael Fassbender come mamma l’ha fatto ad Al Pacino che spoglia Jessica Chastain in “Wilde Salome“passando per “A Dangerous Method“. In primo piano sempre lei, la divina Monica Bellucci che non avrà pudori nel nuovo film di Philippe Garrel “Un etè brulant” lasciando ancora una volta senza parole il pubblico italiano. E le donne? Probabilmente si consoleranno con il nudo integrale del bel Michael Fassbender.

L’attore sarà presente più volte nel lungonetraggio dal titolo “Shame” di Steve McQueen mostrando le sue doti e non soltanto quelle recitative. In “A Dangerous Method” di David Cronenberg si parla della vicenda dei due padri della psicanalisi, Sigmund Freud (Viggo Mortensen) e Carl Jung (Fassbender), e del loro rapporto con la sexy paziente e allieva, Sabina Spielrein (Keira Knightley). Quest’ultima è stata una delle prime donne a diventare analista. Jung-Fassbender va a letto con la sua paziente e intraprende con lei un cammino sadomaso: la scena clou è quella in cui Keira-Sabrina si fa frustare da Jung. C’è poi anche Pollicino, ovvero “Le Petit Poucet” di Marina de Van con il più scandaloso orco della storia del cinema (Denis Lavant) pronto a portare a termine qualunque macabra azione.

 

1 commento su “Mostra del Cinema di Venezia: al via tra scene di nudo e sadomaso”

  1. Per documentarsi sulla relazione tra Jung e Sabina Spielrein, prima di andare a vedere al cinema il film di Cronenberg “A dangerous method”, vi invito a leggere il libro VITE SOFFIATE. I VINTI DELLA PSICOANALISI (www.librovitesoffiate.tk ), un giallo psicologico in cui si indaga su una serie di misteriosi suicidi, tutti psicoanalisti che avevano frequentato lo stesso Ospedale di Zurigo in cui fu ricoverata Sabina. Non svelo il finale del libro…, che, pur di fiction, ha una solida base di documentazione storica.

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