Laetitia Casta, si è dedicata alla maternità negli ultimi anni e al compagno attore Stefano Accorsi, ma nessuno ha dimenticato questa splendida ex modella francese che da quando aveva 14 anni fa impazzire il mondo con la sua bellezza imperfetta quanto incredibile. Oggi è il momento di tornare e per parlare dei suoi ultimi film dal tema scabroso quella che oggi è una interessante attrice sceglie Vanity Fair e si confessa dicendo che riuscirebbe a perdonare una avventura omosessuale del compagno, di fronte ad una confessione: “Purché non s’innamori. Non succede solo al cinema. Il tabù della bisessualità è stato infranto da tempo, ma non si aveva il coraggio di ammetterlo”. Nelle pellicole in arrivo del resto le trame sono piuttosto complesse tra sadomaso giallo e rapporti a tre. Parliamo di “Une oeuvre d’art” e “Les adoreés”.
Per questo ha tenuto a precisare la Casta: “Per quanto mi riguarda quello che conta è che il mio uomo non s’innamori di un’altra persona, perché in quel caso non avrei il coraggio di fermarlo. Sarebbe troppo difficile da sopportare, molto più dell’idea che abbia fatto un’esperienza sessuale con un qualcuno che non sono io”.
Nel lungometraggio “Les adoreés” diretto da Helen Fillieres, lei interpreta il ruolo della protagonista femminile e potrebbe creare moltissime polemiche piazzandosi come il film più sconvolgente dell’anno. Tra l’altro è ispirato ad una storia vera, ad un fatto di cronaca nera francese: nel 2005 il banchiere svizzero Eduard Stern è stato trovato morto, legato a una sedia con una tuta in latex per un gioco sadomaso. Ad ucciderlo sono state due pallottole in mezzo agli occhi sparate dalla ex modella Cecile Brossard. Nel frattempo, ha appena terminato di girare “Une oeuvre d’art” di Yvan Attal, su un rapporto di coppia in cui un uomo si trova coinvolto in una storia gay. Laetitia in merito si è espressa dicendo: “Cercare se stessi e cercare l’altro è la cosa più intrigante che si possa fare in due, il solo modo per rinnovarsi e crescere”.