Per Angelina Jolie non è stato sempre facile dirigere il film ‘In the land of blood and honey’. Un debutto complesso soprattutto nelle scene di guerra ed infatti ha detto: “Non sentivo di avere il diritto di dire agli attori come rivivere una guerra che avevano sperimentato nella vita reale. Stavo chiedendo a qualcuno di ricreare la parte più dolorosa della sua storia. Allora preghi che possa essere catartico per loro, ma sai che è profondamente doloroso, fino a un livello che non si riesce a capire. Avevamo stabilito anzitempo che sarebbe stato nostro obiettivo comune parlarne e sollevare la questione anche per aiutare a prevenire la guerra in futuro. Quindi dietro a tutto c’era uno scopo”.
A metterle un certo senso di imbarazzo e angoscia erano soprattutto le scene dei bombardamenti e delle sparatorie, cioè quelle più crude che richiedevano un impegno anche mentale, non proprio indifferente. Ecco perchè ha continuato: “Mi sono sentita male molte volte chiedendo alle persone di fare alcune delle cose che hanno fatto davvero. Ricordo di aver chiesto – rivolgendosi all’attrice bosniaca Vanesa Glodjo – di correre per oltrepassare i cecchini. Ho pensato che fosse strano, come facevo io a dirigerla e dirle come fare quando lei l’ha fatto per anni? Era lei a dirmi cosa fare”.
Sono arrivati anche i momenti di sconforto e quelli in cui non era certa di farcela, ma era una sfida importante e non poteva attendersi. E’ però giunta alla fine brillantemente e alla prima a Washington era raggiante. Con lei il compagno Brad Pitt che però si muoveva con l’ausilio di un bastone, a causa di un incidente sulle piste da sci. Difficile prevedere quali saranno i suoi prossimi impegni, ma è una donna così dinamica e carica di idee che di sicuro nei prossimi anni continuerà ad inanellare un successo dietro l’altro.