Si intitola “Safe House – Nessuno è al sicuro” ed è in thriller dove l’azione la fa da padrone e dove nulla è scontato o lasciato al caso. Insomma uno di quei classici lungometraggi che ti lascia incollato allo schermo fino all’ultimo istante e ti fa amare il cinema che ancora ti propone qualcosa che non è subito chiaro e non sai davvero come può concludersi. Da poco uscito piacerà moltissimo a chi ama porsi delle domande mentre osserva una pellicola e non sapere già che il tutto si concluderà con una intensa ma classica storia d’amore. In primo piano Denzel Washington, Ryan Reynolds e Vera Farmiga. Un cast d’eccezione con il primo che interpreta il più pericoloso traditore della CIA che stupisce gli uomini dell’intelligence ripresentandosi quando tutti meno se l’aspettavano in Sudafrica. Tenuto in custodia nella Safe House vive attimi di tensione quando avviene un attacco da parte di violenti mercenari.
In questo caso ecco che una recluta interpretata da Reynolds è costretta ad aiutarlo a scappare. Lui comunque non si smentisce nemmeno in un secondo del lungometraggio e si mostra un esperto manipolatore, interpretando magistralmente la sua parte. In ogni secondo del film, insomma, l’etica e l’idealismo del giovane agente segreto vengono continuamente sollecitati, ma l’importante per i due in fondo è restare vivi perché devono capire chi vuole sotterrarli e per quale motivo.
A dirigere “Safe House – Nessuno è al sicuro” il regista/sceneggiatore Daniel Espinosa, che ha girato in location in Sudafrica, a Parigi e a Washington. A scrivere questo action-thriller è stato David Guggenheim, la cui sceneggiatura per il film è diventata assolutamente preziosa in un momento in particolare: quando è finita sulla “Lista Nera” delle migliori sceneggiature non prodotte in circolazione. Denzel, invece, è il solito professionista indiscusso che in questi anni abbiamo imparato ad amare e che non si smentisce mai.