Con i suoi 95 anni non era certo giovanissimo, eppure Ernest Borgnine, premio Oscar nel 1955 per il film “Marty, vita di un timido” era così famoso in tutto il mondo da aver lasciato un vuoto notevole. Oggi sui principali social network, anche i più giovani lo ricordano, mentre lui ha abbandonato questo mondo nelle scorse ore da un ospedale di Los Angeles. Aveva origini italiane con padre piemontese e madre carpigiana ed è stato il suo portavoce a dare il triste annuncio.
Sono note le sue interpretazioni nei film “Quella sporca dozzina” (1967) di Robert Aldrich e “Il mucchio selvaggio”, di Sam Peckinpah. Quello che lo rendeva straordinario anche per il nostro Paese, era che l’attore non aveva mai dimenticato le sue origini italiane. Suo padre, Camillo Borgnino e sua madre, Anna Boselli gli avevano parlato del Belpaese che lui aveva poi visitato. A livello cinematografico, invece, aveva vinto un Oscar come miglior attore protagonista per l’interpretazione di “Marty, vita di un timido” negli anni Cinquanta. Una serata speciale quella, in cui anche Anna Magnani vinse la statuetta come miglior attrice.
Proprio a Carpi, nella primavera del 2002 era stato festeggiato con mostre, proiezioni di film e incontri, e la consegna del premio speciale “Carpi per la cultura”. Lo stesso Comune, poi, aveva pure dato vita ad una interessante installazione che ne ripercorreva la carriera cinematografica, con manifesti e locandine dei principali film da lui interpretati e materiale concesso dalla famiglia di origine della madre. A 88 anni non si era fermato ed era volato a Milano sul set del film “La cura del gorilla”, al fianco di Claudio Bisio e Stefania Rocca. In quella occasione aveva detto: “E’la prima volta che faccio un film in italiano e ne ho fatti 184, ma bisogna provare tutto!“. Oggi il mondo saluta un uomo importante a livello umano e cinematografico, dotato di un grandissimo talento.