Quando si dice, un attore così bravo da far sembrare reale la sua parte. Solo che questa volta lui faceva davvero parte della camorra e ora è stato condannato, non solo nel film ma anche nella realtà. E’ capitato nel film Gomorra, ispirato al libro best-seller di Roberto Saviano, con un set dove non mancava un vero boss. I giudici della prima sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, infatti, hanno scoperto il “trucco” e adesso hanno condannato per estorsione aggravata dal metodo mafioso alla pena di 13 anni e 10 mesi di carcere, Giovanni Venosa. Quest’ultimo è nipote di un esponente di vertice dei Casalesi, Luigi Venosa, detto O’ cocchiere.
Non era difficile immaginare che la pellicola avesse fatto gola direttamente ai protagonisti di cui parlava tra le pagine il giornalista. Da mesi poi giravano notizie in merito alla cattura di un attore del film. In particolare, a finire in manette è stato colui che interpretava la parte del boss del clan che intimava a due ragazzi di non intraprendere attività sul suo territorio.
La Corte ne è certa: tra il 2008 e il 2009, pur essendo in una casa lavoro di San Giuliano Saliceta, in provincia di Modena, l’uomo si recava a Castelvolturno e chiedeva regolarmente il pizzo. In più, una volta, ha trascinato con tanto di pistola in mano in bagno un titolare di un ristorante. Il tutto mentre era in corso un banchetto con 1oo invitati. Nella zona tutti erano terrorizzati da lui e le indagini erano cominciate con una denuncia dell’ex sindaco di Castelvolturno Francesco Nuzzo. In poco tempo sono arrivate 9 ordinanze di custodia cautelare e adesso la sentenza non solo per Venosa ma anche per altri due: Esterino Antonucci, condannato a 10 anni, e Marcello D’ Angelo, assolto da tutti i reati. Il primo, tra l’altro, ha rischiato 24 anni di carcere.