Non tutti conoscono l’uomo, ma di certo le sue opere si, come spesso accade. Ecco perché di fronte alla morte di Claude Pinoteau, basta fare il nome del film più importante che ha diretto per lasciare tutti senza parole. Il Tempo delle Mele porta la sua firma e fu lo stesso regista a far conoscere al mondo una giovanissima e talentuosa Sophie Marceau. La pellicola datata 1980 è diventata praticamente un cult della storia cinematografica. Pinoteau aveva 87 anni ed è deceduto a Neuilly sur Seine, vicino Parigi. Il tempo delle Mele in Francia, sua terra natale, tuttavia è stato presentato al mondo con un titolo diverso che era la “La boum”. Fu proprio Pinoteau a volere come protagonista la Marceau, all’epoca appena tredicenne.
La trama de il Tempo delle Mele, la conosciamo tutti, parlava di una studentessa molto giovane che scopriva in modo pulito e profondo l’amore, ma nel frattempo viveva la sua vita tra scuola e conflitti generazionali sullo sfondo di Parigi. La pellicola ebbe un successo enorme e non solo entro i confini di tutto di Parigi ma in tutto il mondo.
Pinoteau non è stato solo un regista ma anche uno sceneggiatore e un produttore e autore dei due sequel del film “Il tempo delle mele 2” (1983) e “Il tempo delle mele 3” (1988). La sua carriera è stata lunga e fortunata ed è iniziata nel 1839. Ha cominciato lavorando come assistente al fianco di Jean Cocteau, Henri Verneuil, Claude Lelouch acquisendo una esperienza unica. Ha diretto altri film piuttosto noti come “Lo schiaffo” (1974) con Annie Girardot e una debuttante Isabelle Adjani. Ecco perché la sua morte ha colpito tuttie addolorato non solo coloro che avevano lavorato con questo regista che, nel tempo, era riuscito a fare la differenza. Il tempo delle mele, comunque, resta il suo lavoro più importante ma non il solo che ha svelato la sua arte al mondo intero.