“Asterix e Obelix – Al servizio di sua maestà“: finalmente questa coppia tanto simpatica che non si risparmia avventure torna al cinema, ma la sorpresa è che, come richiedono i tempi moderni, non manca la versione in 3D. Se siete da sempre dei loro fan accaniti non dovrete attendere più di tanto, visto che arriveranno nelle sale il prossimo 10 gennaio. I protagonisti sono sempre gli stessi, perché vale il detto squadra che vince non si cambia. Parliamo dunque di e Gérard Depardieu, Edouard Baer ma anche Catherine Deneuve, Dany Boon e gli italiani Luca Zingaretti, Filippo Timi e Neri Marcorè.
L’ambientazione della pellicola risale al 50 a.c. quando Cesare decide di invadere un misterioso Paese chiamato Britannia. A questo punto ecco che arriva Cordelia, Regina della Britannia, pronta a mandare il suo fedele ufficiale Beltorax a chiedere aiuto a un piccolo villaggio noto per la sua tenace resistenza ai Romani. C’è bisogno di unione per combattere il nemico e questa può rappresentare una valida soluzione.
Indovinate chi si trova da queste parti? Proprio i nostri Asterix e Obelix che stanno educando Menabotte, nipote del capo del villaggio. Ora dunque sono in tre e partiranno come scorta di Beltorax. Come di consueto vivranno mille avventure che coinvolgeranno lo spettatore e lo faranno divertire. La bravura degli attori coinvolti farà il resto. Come ha detto Depardieu:
Adoro questo personaggio. Obelix ha un cervello pieno di margheritine: non ha nessun cattivo pensiero. E se, per disgrazia, gliene viene uno in mente, diventa preda di una tristezza infinita. È questo a renderlo estremamente commovente. In lui non c’è niente di negativo. È solo un ciccione… che non vuole essere trattato da ciccione! Come lui, posso sentirmi umiliato. Non so se mi somigli, ma il fatto che io ami tanto questo personaggio implica forse un certo desiderio di essere un po’ come lui. – racconta l’attore francese – Non invidio la sua forza perché ho un carattere in grado di sopportare molte cose, ma piuttosto il suo lato positivo. Per un amante della gastronomia come lei è possibile avere una tale passione per il cinghiale? Il cinghiale è buonissimo! Ma lo preferisco in salsa anziché arrosto. Lo spezzatino di cinghialetto è squisito! L’appetito di Obelix è pari solo alla sua generosità e al suo stupore. Ed è lo stesso quando si innamora: è tutto eccessivo. Non è razionale ma è bello.