Pupi Avati, tra il serio e il faceto, immagina come potrebbe essere un film tutto interpretato dai politici e immagina pure quale ruolo potrebbero avere. Pensa quindi a Bersani salumiere, Grillo venditore di lamette, Fini sommelier, Mario monti preside. Ipotetiche parti che però non andrebbero male, secondo lui, per questi personaggi tanto nominati in questi giorni. Il regista bolognese, del resto, sta vivendo un momento di piena ribalta, grazie all’uscita della sua autobiografia dal titolo “La Grande Invenzione”. Nelle scorse ore lo stesso ha pubblicato la sua autobiografia. Intervistato da Radio2 per il programma “Un Giorno da Pecora”, ha illustrato in che modo utilizzerebbe il suo cast politico ideale, partendo dal leader del Movimento 5 Stelle.
Lo steso ha detto:
Grillo? Lui potrebbe fare il venditore di lamette, di quelli che si vedono una volta alle fiere e che vendevano lamette e saponi da barba. D’Alema ha proprio la faccia da tramviere, mentre a Gianfranco Fini il sommelier. Mario Monti, il Preside, quello da temere che quando passa tutti si nascondono dentro le aule. Pierluigi Bersani è un salumiere, è uno di quelli che passa tutta la sera a fare una meravigliosa insalata russa, che poi ti fa assaggiare con un grissino.
A Pupi Avati, ancora, è stato pure domandato se gli piacerebbe fare un film su Berlusconi. Lo stesso ha detto:
Si, enormemente. La cosa che desidero di più sarebbe trascorrere una giornata o due nel privato, nella vita di Berlusconi. Per vedere quanto coincida pochissimo con l’immagine che vuole dare di sé in pubblico. Secondo me, tra il Berlusconi privato e il pubblico c’è un abisso. Berlusconi è la classica persona che ha celato se stesso… a se stesso. Mi chiedo come sarà il Berlusconi privato, quello vero il suo rapporto con la vita, con la morte.
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