L’occasione del suo ritorno è Cannes, dove arriva da vincente. Roman Polanski si fa notare con una black comedy dal titolo “Venere in pelliccia“. La trama è erotica e a scriverla ci ha pensato David Ives. Successo già ottenuto a Broadway, ricorda nemmeno troppo lontanamente un romanzo del 1870 scritto da Leopold von Sacher-Masoch, scrittore tedesco famoso per il suo masochismo. Il regista non è nuovo al concorso e ai riconoscimenti, visto che nella 55esima edizione con “Il pianista”, aveva vinto la Palma d’oro. Ora di sicuro è pronto a bissare e ad ottenere dei riconoscimenti.
Nel film si racconta dell’incontro tra un autore teatrale e una attrice. Lui non ha certo una bella fama. E’ sadico e mette in difficoltà tutte le artiste che incontra. Piano piano, però, lei si rivelerà essere diversa, quella giusta per lui. Parliamo di Vanda, interpretata dalla sua stessa moglie Emmanuelle Seigner che sembra avere una serie di problematiche pure pesanti. La stessa comunque si trova bene con il misogino Thomas (Mathieu Amalric) che cerca in tutti i modi di metterla in difficoltà. Una coppia unica nel suo genere, quanto curiosamente bene assortita insomma.
Quello che la differenzia dalle altre è la grande carica erotica e il suo inaspettato ruolo di massacratrice. Riesce ad essere protagonista in questo caso e questo le regala un certo potere nei confronti di Thomas. Lo stesso però sa anche benissimo che Vanda in quel ruolo non è affatto adatta. Che cosa succederà tra i due nei dettagli va scoperto guardando la pellicola che ha un certo tocco intrigante e potrebbe conquistare presto il pubblico. Del resto il regista con i suoi lavori particolari o si ama o si odia e, questa volta, sembra essersi impegnato parecchio affinché la nuova opera non lasci indifferenti. Curiosità e attesa per il suo Venere in pelliccia che saprà stupirci.
Photo Credit: Georges Biard su Wikimedia Commons