È appena uscito nelle sale italiane “Mademoiselle C”, un film che sicuramente farà girare la testa soprattutto alle amanti e agli amanti della moda. Chi ha amato “The September Issue”, il documentario sulla vita affascinante dell’impossibile redattrice di Vogue America, Anna Wintour, non potrà adorare questo nuovo documentario sul fantastico mondo dell’altra redattrice di moda fra le più note, Carine Roitfeld.
Ecco la sinossi ufficiale:
Carine Roitfeld è la redattrice di moda più conosciuta al mondo insieme alla direttrice di Vogue America, Anna Wintour. È anche la più inaccessibile. Dopo dieci anni passati alla direzione di Vogue Paris, coronati di successi e di scandali di ogni genere, all’inizio del 2011 sbatte la porta del famoso rotocalco e parte per un viaggio verso quello che lei stessa definisce “la libertà” e lancia la sua sfida più grande: creare una nuova rivista. La quintessenza della rivista di moda, la più chic, la più sorprendente, la più glamour, la più innovativa e che, naturalmente, porterà il suo nome, CR. Moda, potere, modelle: tutti si ritrovano attorno alla più iconica delle redattrici di moda del mondo, alla più parigina, alla Torre Eiffel su un tacco 12: l’irriverente Mademoiselle C.
Ecco cos’ha detto la Roitfeld a proposito del regista Fabien Constant:
Conoscevo Fabien Constant da molto tempo. Aveva realizzato per me due video di cui avevo apprezzato il senso dell’umorismo e l’assenza di crudeltà nel suo sguardo sui protagonisti della moda, il suo astenersi dal giudicarli. La benevolenza è una parola che amo molto ma che non esiste quasi più al giorno d’oggi. È talmente facile deridere le persone. Sicuramente esistono dei cliché… Lui conosce bene quell’universo ed è quindi stato subito accettato da tutti. E nessuno è stato infastidito dalla sua presenza, malgrado il fatto che sia rimasto con noi per un lungo periodo di tempo… Ma si è integrato nell’ambiente. Del resto assomiglia ai miei collaboratori, sia nel modo di vestire sia in quello di ragionare. Potrebbe lavorare nella mia squadra.
La Roitfeld si è poi espressa anche sulla sua collega Wintour e sul documentario che la coinvolgeva:
Ho lavorato con Anna Wintour e la rispetto. È fredda, dura e al tempo stesso molto corretta. Quando non le piacevano i miei servizi fotografici, prendeva in mano il telefono e me lo diceva chiaro e tondo. È una donna d’affari, all’esatto contrario di me. Dirige la sua rivista scegliendo i capi di abbigliamento che potranno vendersi nei grandi magazzini allo scopo di sostenere il mercato. Io faccio fotografie che considero belle e dispongo di molti meno mezzi di lei (ride). Quando qualcuno mi chiede che mestiere faccio, rispondo che sono una «dreamer», una persona che è riuscita a realizzare i suoi sogni. La differenza principale tra i nostri due film è che il giornalista che ha realizzato THE SEPTEMBER ISSUE non conosce la moda. Mi aspetto che i due documentari vengano messi a confronto, dopo tutto hanno paragonato persino le nostre figlie, ma non devono essere messi in competizione. THE SEPTEMBER ISSUE e MADEMOISELLE C non hanno nulla a che vedere uno con l’altro e penso che ci sia spazio per entrambi i progetti.