A 30 anni da Bianco Rosso e Verdone è stata rintracciata proprio lei Magda, la moglie paranoica di Furio, un’attrice di origini russe (non si sarebbe detto dall’accento piemontese) che racconta com’è approdata al cinema e come vorrebbe tornarci adesso.
Una donna schiacciata dal peso di quell’interpretazione ma non è depressa, anzi! A tenerla alla larga dai riflettori è stato un tumore contratto a 27 anni. Adesso, dopo tante ricadute, dopo essere stata più volte vicina alla morte, dovendosi sottoporre a una trasfusione periodica, si dice piena di vita e voglia di tornare in pista. L’avreste mai immaginato?
Ecco un paio di domande che ci hanno fatto pensare dell’intervista realizzata da Libero Quotidiano che dedica molto spazio ai personaggi spariti del cinema italiano.
Irina che ha fatto in questi anni? Perché non si è più vista al cinema e alla tv?
«Difficile da spiegare… Sa…».
Se vuole, proviamo a farlo ora.
«Sì, insomma, ho avuto qualche problema di salute. Guai oncologici».
Le va di raccontare?
«Nel 1984, al massimo del successo e della felicità, quando tutto è perfetto, una mattina mi alzo con un rigonfiamento sul collo. Faccio finta di niente e lo copro con un foulard. Poi la verità, terribile. Linfoma a soli 27 anni».
Ora come sta?
«Lotto, è difficile uscirne. Ho avuto altre ricadute. Ogni 23 giorni devo sottopormi a una trasfusione, sarò costretta a fare flebo per il resto della vita. Ma ho addosso una voglia di vivere che mi fa superare ogni difficoltà. La mia missione, quando sono in ospedale, è dare speranza agli altri, perché un malato si fida solo di un altro malato».
Come fa?
«Mi presento truccatissima, con telefonino e computer come se andassi in ufficio. Mi cambio da sola le flebo e poi coinvolgo tutti. Parliamo, scherziamo, ci incoraggiamo. E quando vedo che a qualcuno si illuminano gli occhi sono felice. Fa bene anche a me stessa».