Uno scontro davvero strano quello che si è prodotto tra Mario Adinolfi e Fabio Volo su Kung Fu Panda 3. A mettere su tutte le furie il giornalista, il fatto che Po abbia due papà.
Che il padre di Panda non fosse il padre naturale lo si era capito già dal primo episodio e per evidenti ragioni. Ora che si voglia tornare sull’argomento in modo pretestuoso, è davvero superfluo. Il fatto che è nel terzo episodio, come tutti i bambini adottati sognano di fare un giorno, anche Po va alla ricerca del suo vero padre, del padre biologico insomma.
Adinolfi non lo ritiene “normale” per un film e ai microfoni di Radio Maria ha sconsigliato a tutti i genitori di andare a vedere con i figli la pellicola in questione, accusandola di fare il lavaggio del cervello gender ai bambini. Cosa c’entra in tutta questa storia Fabio Volo? Il conduttore, attore e scrittore italiano, ha ascoltato tali eresie e dopo aver contattato Radio Maria, si è messo in contatto proprio con Adinolfi. Sono volate parole grosse e anche una sedie nell’alterco. Ricordiamo che Volo doppia Po nel film in italiano.
Giornalettismo ha riassunto il vivace scambio di vedute
«Po ha un padre biologico, un panda, e uno adottivo, un’oca» prova a spiegare Volo, «Il tema è che la comunicazione di Kung Fu Panda 3 è tutta incentrata sul fatto che ci siano due papà» risponde Adinolfi che ammette di non aver ancora visto il film. Il conduttore rilancia: «Il Vangelo l’hai letto? Gesù aveva due padri!», «Questa è blasfemia» lo stoppa l’ex deputato del Partito Democratico e ora candidato sindaco di Roma con il Partito della Famiglia. Le cose poi degenerano: «Hai trovato nella religione una casa per le tue patologie: in una società normale tu ti cureresti con gli psicofarmaci!» spara Volo che poi preso dalla foga lancia una sedia in studio.