Tommaso è un film diretto da Kim Rossi Stuart che dietro la macchina da presa non esita a prendere le distanze dalla sua pellicola spiegando che non si tratta di un film autobiografico. Fuori programma alla Mostra internazionale d’Arte Cinematografica, ha già catturato la critica.
Il protagonista del film Tommaso, interpretato da Rossi Stuart dichiara la sua passione per le donne ma poi non è che ci faccia questa bella figura. Non si tratta di un Casanova di provincia ma si racconta di un uomo nevrotico che vede nudo e vorrebbe possedere tutte le donne che incontra. In questa “passione” animalesca Rossi Stuart richiama alla memoria un film di Dino Risi in cui Nino Manfredi diceva al suo psicanalista che avrebbe voluto avere tutte le donne e prenderle in strada come un animale.
Tommaso è dunque un uomo pieno di tic e nevrosi, un vero maniaco cui lo psicanalista consiglia di trovare il bambino che è in lui. Una ricerca difficile per chi effettivamente ha un problema e se lo deve tenere, per chi ha una debolezza cui non riesce a resistere.
Tommaso decide poi di diventare regista e sogna di dirigere un film. Ecco perché Rossi Stuart ha voluto prendere le distanze dal suo personaggio! Le sue nevrosi vengono fuori con tutte le donne che incontra, quelle dolci ma anche quelle erotiche e sensuali fino a che il bambino che è in lui lo trova ma soltanto nel finale, quando scivola di nuovo nella dimensione onirica e si trova dietro la macchina da presa a fare luce su un passato pieno di traumi (compreso l’abbandono da parte della madre), un passato che aveva saggiamente rimosso.