Questa sera andrà in onda, per un’occasione speciale: 20 anni dall’uscita di una pellicola iconica per il mondo cinematografico IL GLADIATORE. Prima serata quindi sintonizzati su canale5.
Ripercorriamo quello che fu la storia di questo film. Innaziutto bisogna ricordare la vicenda riguardate Oliver Reed (Proximo) che durante le riprese del film fece una scommessa con un gruppo di marinai di uno dei tanti luoghi scelti per le riprese. Reed aveva già una storia di alcolismo alle spalle, ma quell’ultima scommessa fatta all’età di 61 anni suonati gli è costata la vita morendo per infarto dopo essersi scolato troppo alcool. Il regista Ridley Scott poteva sostituire le sue scene per contratto, girandole con altri attori, ma ha voluto conservarne la memoria usando il digitale nelle scene mancanti.
La trama
Anche se ormai il film è abbastanza famoso mi sembra doveroso ripercorrere un attimo la storia del film. Essa narra le vicende di Massimo Decimo Meriodo (Russel Crowe) un comandante romano che cade in disgrazia dopo il tradimento ai danni del figlio, Commodo inteprerato da un magistrale Johaqin Phoenix, dell’allora Cesare che dopo aver assassinato il padre fa ricadere la colpa su Massimo giustiziando la famiglia e condannandolo alla schiavitù.
Ma l’ascesa di Massimo non tarda ad arrivare. Dopo essere entrato sotto l’ala di Proximo, un mercante di gladiatori, da subito prova nell’arena delle sue abilità acquisite quando era un comandante. Facendosi strada tra diverse battaglia arriva finalmente a Roma, nel colosseo, dove sfida apertamente l’ormai divenuto Imperatore Commodo. Ma Commodo non gradisce la sfacciataggine di uno schiavo e dopo avergli reso la vita poco facile nell’arena, si troverà costretto ad affrontarlo non senza però commettere una scorrettezza: ferire il gladiatore prima del combattimento. Commodo non era molto amato dal popolo che piuttosto preferiva l’ormai beniamino soprannominato “ispanico” che nonostante la ferita mortale riesce ad avere la sua vendetta per poi ricongiungersi con la sua amata famiglia nei campi elisi.
Un film che non viene sicuramente reso abbastanza da questa mia breve descrizione, quindi stasera tutti sintonizzati in prima serata per risentire anche il lodevole doppiaggio di Luca Ward che ha praticamente reso Massimo immortale.