Per Gabriele Salvatores “c’era da aspettarsi si arrivasse a una situazione come la possibile chiusura di Cinecittà Luce. Se guardate il programma della P2, vedete che prevedeva il controllo dei magistrati e dei media, con conseguente abbassamento culturale degli italiani” e sorridendo ha aggiunto: “gli allievi superano i maestri“.
Il regista ne ha parlato durante l’incontro con il pubblico alla Casa del Cinema dove ha presentato il suo documentario sull’Italia e gli italiani di 50 anni fa, 1960, visto alla Mostra di Venezia e andato in onda su Raitre.
Secondo il regista “cancellando da un parte la memoria e dell’altra la cultura il Paese si ferma, la gente resta a casa. E lo dico da cittadino prima che da cineasta“. Con la cultura, ha sottolineato “abbiamo sentito dire che non si mangia, ma invece si mangia eccome, è un cibo per l’anima indispensabile“.
Fonte: Cinecittà news