Da poco uscito nelle sale di mezzo mondo e arrivato anche in Italia, l’ultimo capitolo di Harry Potter sembra deludere le aspettative e il finale tanto atteso, seppure può far scendere qualche lacrimuccia agli appassionati, non è certo per il coinvolgimento della pellicola ma solo per la nostalgia. I fans del maghetto più amato del globo sono spiazzati, si aspettavano di provare un vero e proprio brivido ma in quasi tutti i casi, l’uscita dal cinema è con aria sommessa e quasi annoiata. Nel Belpaese è giunto il 13 luglio “Harry Potter e i doni della morte – parte 2” ma si ha l’impressione che manchi qualcosa.
Eppure questa serie mancherà con i suoi attori ormai cresciuti ma arrivati ad interpretare i propri personaggi ancora bambini, con 14 anni di storie alle spalle, sette libri e otto film. Del resto, il cerchio si è chiuso e poi sarebbe diventato veramente noioso. Nella distruzione totale è il momento della resa dei conti con la scuola di Hogwarts che brucia, lo scontro con il Signore del male e la caccia agli Horcrux. Colui che non deve essere nominato, Voldemort diventa più debole ad ogni successo di Harry e compagni e non è nemmeno tanto temibile come in passato.