Attenzione massima in queste ore in Laguna, in occasione delle battute finali della 68esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Già da giorni critici e appassionati si stanno chiedendo chi vincerà i prestigiosi riconoscimenti in palio e se il quadro dei film in concorso è chiaro per i lungometraggi italiani ancora poche speranze. La rassegna è stata di discreto livello e tra i favoriti per portare a casa il Leone d’Oro restano Roman Polanski e William Friedkin anche se Cronenberg e Clooney non sono di certo stati da meno.
Tra le altre pellicole che meriterebbero sicuramente una menzione pure “Faust” di Soukorv o “Shame” di Steve McQueen, mentre sono scarse ma non del tutto inesistenti le possibilità di veder salire sul podio gli italianissimi “Terraferma” di Crialese e “L’ultimo terrestre“, film d’esordio di Gian Alfonso Pacinotti che potrebbe concorre per il Premio Luigi De Laurentiis, visto che si tratta di un’opera prima.
Al primo posto però resta sempre il film di Roman Polanski, “Carnage” e l’indice di gradimento appare altissimo. Si pensa che correrà, almeno, per una Coppa Volpi. Straordinario il cast con Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz e John C.Reilly. Stessa sorte potrebbe toccare pure a “Killer Joe” di Friedkin, una dark comedy che potrebbe aspirare, tra gli altri premi, al premio Osella per la miglior sceneggiatura. Ancora, ecco “Shame” di Steve McQueen con lo stile della regia molto interessante e l’interpretazione superba di Michael Fassbender. Da tenere d’occhio anche “Le idi di marzo”, l’opera di George Clooney che ha inaugurato la Mostra e “A dangerous method“, di David Cronenberg, che narra del morboso triangolo erotico tra Sigmund Freud, Carl Jung e Sabina Spielrein. Domani il sipario calerà su questa edizione, tanti gli attori e registi che hanno sfilato sul tappeto rosso e per una volta sembra che critica e pubblico si siano messi d’accordo nell’affermare che si è trattato di una kermesse veramente magistrale.