Se pensate che il mago del porno si sia arreso ed è troppo avanti con l’età per continuare con la sua folgorante ascesa nel settore vi sbagliate di grosso, però è vero che Rocco Siffredi da sempre accusa qualche disturbo a seconda delle sue performance. De resto, diciamoci la verità non si tratta di classici film e certe rocambolesche posizioni non fanno troppo bene al corpo. Negli anni quindi più di una volta è dovuto pasare dal dottore. Intervistato da Max quindi ha detto: “Ho i legamenti del ginocchio trapiantati, e poi vari pezzi di sintesi nella schiena, alla clavicola, alle spalle, al polso. Certe posizioni creano degli scompensi pazzeschi all’anca e quindi alla colonna vertebrale. Tutto per metterti a favore di telecamere”.
E’ facile credergli, basta dare una occhiata a qualche secondo delle sue grandi abilità fra le lenzuola che comunque richiedono molta agilità. Rocco Siffredi ha anche detto: “In più mi è partito l’occhio destro, vedevo tre donne al posto di una; ho fatto un trapianto di cornea da cadavere. Sul set non mi risparmio. Ho girato scene assurde, appeso a un elicottero, a 10 gradi sotto zero. Perché il porno non è come il cinema, nessuno ti scalda il pavimento per farti sentire a tuo agio.Quando voglio calmarmi corro o vado in moto, che è la mia seconda passione dopo le donne. Soprattutto cross, perché amo il fango. Ma mi piacciono anche kite, wakeboard, tutti gli sport estremi. E per tenere la testa impegnata mi sono pure messo a fare modellismo”.
Pure per questo motivo aveva lasciato i set porno su richiesta della moglie Rosza Tassi nel 2004, ma ha dovuto riprendere a causa della sua depressione: “Sono un challenger, mi piace far quello che nessuno crede possibile. Ad esempio sesso con donne grassissime, brutte o anziane. Sessualmente sono un razzista, posso andare anche con le nere e le asiatiche, ma solo per lavoro. La prova più dura è stata farmene tre, dai 67 ai 73 anni e ho fatto far loro cose pazzesche, certe lesbicate”.