La domanda che adesso si pongono tutti, in ogni parte del mondo? La strage di Denver poteva essere evitata? Probabilmente si e intanto, l’autore della sparatoria al cinema alla prima di Batman è in cura psichiatrica. L’autore della tragedia di Aurora, in realtà, era già seguito da questo tipo di medico, presso l’università che frequentava. A confermare la notizia, ci ha pensato l’avvocato difensore del 24enne. Quest’ultimo ha presentato una mozione per chiedere agli inquirenti di tentare di scoprire come sia potuta avvenire la fuga di notizie.
Si perché si è parlato fin troppo del pacchetto contenente un taccuino con il piano per il massacro che Holmes avrebbe mandato al medico dell’ateneo del Colorado. Questo ben prima di mettere in atto il suo terribile piano. A parlare per primo di tale atroce dettaglio che attende di essere confermato, il Washington Post, il quale ha citato alcuni atti processuali rilasciati nelle scorse ore.
Il 20 luglio, poi, ha realizzato quanto aveva premeditato uccidendo 12 persone e ferendone 58 alla prima del film conclusivo della saga di Batman. La cura che lo psichiatra stava seguendo per lui, è quella che di solito riguarda i malati di schizofrenia, ma evidentemente non è bastato a fermarlo. A seguire il ragazzo, Lynne Fenton, direttrice dei servizi di salute mentale degli studenti all’Università del Colorado, oltre ad essere docente di medicina. La stessa destinataria del quaderno dove erano pianificati tutti i passaggi del massacro. Per un banale problema di distribuzione della corispondenza all’interno dell’ateneo, non ha ricevuto la posta prima che avvenisse la tragedia. La possibilità auspicata, adesso, è quella di secretare gli atti, ma proprio un gruppo di 21 organi di stampa ha chiesto al giudice di renderli invece fruibili, durante il processo a James Holms. Tra i richiedenti l’Associated Press, quotidiani e network televisivi, che vorrebbero tenere costantemente informati coloro che seguono i canali su quanto deciso per il ragazzo.