Sylvester Stallone non è più lo stesso e di fronte al dolore di un uomo che ha perso il suo affetto più caro, non c’è nulla da dire. Amava profondamente il figlio Sage e non ha più potuto riabbracciarlo, visto che è stato trovato morto il 13 luglio scorso. E’ ancora troppo presto per riprendersi e per sua stessa ammissione, rischia di cadere in una “spirale”. Dal su0 volto, nonostante gli occhiali scuri, viene fuori un dispiacere incontenibile e dopo tanti successi al cinema in cui appariva invincibile, eccolo umano e fragile come chiunque altro.
Sage è scomparso a causa di una overdose di farmaci e invitato a parlare in un programma della Abc “Good Morning America”, per promuovere il suo ultimo film “The Expendables“, l’attore è stato chiaro e ha confessato:”E’ una situazione dura, davvero difficile, ma è una cosa reale della vita”.
Continua dicendo che il suo è un lutto “orribile“, che non gli dà pace e non sa come e quando potrà stare meglio. Sly spera di “guarire da questa ferita” e riferisce che “il rischio è di cadere in una spirale“. Sage Moonblood era il suo primo figlio, quello che gli aveva regalato sin da giovane la gioia di diventare padre e con lui aveva recitato in due film, nel 1990 in “Rocky 5” e nel 1996 in “Daylight”. Ora Sylvester si sente più solo e ci prova a riprendersi, per il momento inutilmente. Il lavoro, comunque, lo sta aiutando moltissimo. Intanto con l’ultima pellicola è arrivato nelle sale italiane dopo Ferragosto con ” I mercenari 2″ e con lui ci sono anche sul grande schermo Bruce Willis e Arnold Schwarzenegger. Lavorare in queste condizioni non è facile, ma almeno riesce a distrarsi e a pensare meno a quel figlio che adorava e che in vita non riuscirà mai più a vedere.