Momenti felici per Penelope Cruz, nella vita con il compagno Javier Bardem e nella carriera. In attesa di un secondo bambino, ne ha già uno che la rende felice e realizzata. Adesso annuncia anche che il prossimo anno potrebbe essere gradita ospite a Sanremo, riuscendo non senza fatica ad incastrare i suoi mille impegni. Lo ha detto in risposta alla domanda di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. L’occasione dell’intervista è stata data dalla presentazione del suo ultimo film “Venuto al mondo“, diretto da Sergio Castellitto, di cui lei è protagonista. Mentre spiegava che viene spesso in Italia e potrebbe non mancare anche a febbraio, ha spiegato nei particolari anche quanto è stato difficile calarsi nella sua parte e come è riuscita ad interpretare il suo personaggio.
A tal proposito Penelope Cruz ha riferito: “Il mio personaggio è uno dei più difficili che ho interpretato. Il mio ruolo è quello di una donna dall’età di 20 anni fino a 53. Non mi era mai capitato e ho recitato in italiano e inglese. È un personaggio al quale accade di tutto. È stata una fortuna trovare un personaggio così, ma devi stare ‘sul pezzo'”.
Lo ha vissuto molto da vicino anche perché lei ha dei figli ed ha acquisito nel tempo una sensibilità molto forte. Il tema non è dei più leggeri e fa molto riflettere, per cui non poteva permettersi di recitare con leggerezza:
Da madre posso dire che la necessità di maternità di Gemma, il mio personaggio nel film, è molto diversa da quella della maggior parte delle donne nel mondo. Quando lei scopre di essere sterile per lei la maternità diventa un’ossessione e dice al suo psicologo, ‘voglio un lucchetto di carne per legarmi al mio uomo’. Come donna si può essere felici se non hai figli e non li vuoi, ma se li vuoi diventa come una ossessione.