Non è la prima volta che uno dei film interpretato in versione hot da Isabella Ferrari, finisce nell’occhio del ciclone. L’attrice sempre bellissima e brava, infatti, non ci sta a interpretare parti comode e sceglie invece la via in salita, non sempre capita e apprezzata da tutti. La sua fatica, però, questa volta è stata comunque premiata. Non è andata diversamente dal passato però con “E la chiamano estate” di Paolo Franchi e ha dovuto affrontare fin troppi ostacoli. Le polemiche sono scoppiate sin da subito e non si sono fermate appena dopo la proiezione all’interno della kermesse. I premi portati a casa dalla pellicola, intanto, sono quelli come miglior regia e miglior attrice Isabella Ferrari. Il pubblico, comunque, si è diviso in merito al suo pensiero sull’artista, riservandole fischi e applausi ancora di più nel momento di ritirare il premio nella cerimonia ufficiale.
La stessa Ferrari si è detta amareggiata da quanto accaduto:
Tre giorni fa ci sono rimasta male per il livore che ho sentito in sala, oggi sono un po rinata. I fischi alla cerimonia? Un po me li aspettavo ma ero talmente emozionata..
Secondo il regista, invece, nonostante si sia raggiunto un livello alto di maleducazione, la reazione aggressiva può essere considerata quasi interessante. Sarebbe stato peggio l’indifferenza e ognuno merita di esprimersi come vuole. Insomma, almeno ha suscitato qualche reazione e anche forte. L’unica italiana in giuria era Valentina Cervi che ha aggiunto per cercare di smorzare l’evidente tensione del momento: “Il film di Franchi ha prestato il fianco alla malattia di un uomo, anche in modo ironico, ma non ci ha mai violentato come invece molti altri film, cercando di imporre qualcosa. Ci siamo scontrati su punti di vista molto diversi, ma alla fine siamo stati tutti coesi sui film che abbiamo premiato e questo è molto bello”.