Al cinema debutta Les Miserables

 

Ha debuttato solo nelle sale degli Stati Uniti, ma l’indice di gradimento è stato già notevole. Les Miserables, nel periodo natalizio ha attirato al cinema molti spettatori e al botteghino ha portato un guadagno significativo. L’adattamento cinematografico di Tom Hooper, per una storia tratta dal romanzo di Victor Hugo ha raccolto in un solo giorno 18 milioni di dollari. Tra i film più visti in queste settimane di festa nel Paese, sembra si sia piazzato addirittura al nono posto.

Les Miserables, in pratica, ha battuto il record di vendite segnato da pellicole come Sherlock Holmes nel 2009 e ha superato pure le previsioni d’incasso per il primo giorno di 10 milioni di dollari. In realtà si tratta di un musical cinematografico e non ha temuto la concorrenza con opere come «Django Unchained» di Quentin Tarantino, che ha raccolto solo il giorno di Natale 15 milioni di dollari e «Lo Hobbit», che ha incassato 10,8 milioni di dollari.

Si parla del 19esimo secolo in Francia, in un periodo difficile dove i ricchi vivono nel lusso e nel divertimento e per gli altri tutto è a volte impossibile da superare. Si muore senza che nessuno se ne curi, si soffre nella propria solitudine e non per tutti c’è il lieto fine. «Les Miserables» è una storia struggente con la povertà e il sacrificio in primo piano, raccontata non dal punto di vista pessimistico ma con un realismo che fa quasi male al cuore. Tra i protagonisti Jackman interpreta l’ex-detenuto Jean Valjean, braccato da decenni dallo spietato poliziotto Javert (Crowe). L’operaia Fantine (Hathaway) si sacrifica per la figlia Cosette, ma la giustizia saprà arrivare per tutti dopo tanti stravolgimenti. Tuttavia, c’è da dire che il film non parte direttamente dal romanzo di Victor Hugo, ma dall’adattamento teatrale dello stesso. Un successo quest’ultimo, visto da oltre 60 milioni di persone in 42 paesi del mondo e in 21 lingue diverse.

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