Basta guardare Daniel Radcliffe per avere l’impressione di avere già davanti Harry Potter, in versione cresciuta ovviamente. Eppure lui non ci sta, non ha voglia di rimanere per sempre incastrato nel personaggio che lo ha reso celebre e all’idolo dei bambini ha detto addio già da sempre. Lasciato quel ruolo, ha sconvolto il pubblico al Sundance Festival con la sua interpretazione del poeta Allen Ginsberg in “Kill Your Darlings”. Se un tempo era rassicurante e timido al cinema, ora torna con una versione del tutto riveduta e corretta e con scene di sesso piuttosto esplicite.
All’evento ha lasciato senza parole di fronte ad accoppiamenti gay, sesso orale in una biblioteca, droghe e chi più ne ha più ne metta: nella pellicola non si è certo risparmiato. Insomma, ha forse deciso di passare totalmente da un genere all’altro o sa benissimo che senza dare una sferzata seria al suo lavoro, non riuscirà a far dimenticare ai suoi fan la saga più importante di sempre? Insomma, comunque questo impegno lo sta portando avanti e di sicuro si continua a parlare di lui. Se sugli altri celebri colleghi comincia a calare il sipario, non si può dire lo stesso per Daniel che zitto zitto si presenta con ruoli che attirano l’attenzione.
Sembra quasi che voglia sporcare la sua immagine ogni giorno di più e, in effetti, in passato lo stesso Radcliffe dopo Harry Potter ha dato scandalo con i suoi ruoli al cinema e, soprattutto, in teatro. I giornalisti non hanno mancato di punzecchiarlo e gli hanno chiesto se si sentiva a suo agio con le “cose bizzarre” che avrebbe comportato. Lui non ha avuto esitazioni a rispondere e ha lasciato ancora di più tutti a bocca aperta confessando: “film come questo non possono essere realizzati a meno che quelli che ne sono coinvolti non li amino”.