La notte degli Oscar non ha portato grandi sorprese e ad agguantare il premio è stato Argo, come si diceva alla vigilia. La lotta era tra questo film, opera prima di Ben Affleck o Lincoln e non c’è stata storia. Il miglior film dell’anno non è stato quello di Steven Spielberg che è tornato a casa deluso e ha perso l’occasione di agguantare anche la statuetta per la regia. Quest’ultima è andata ad Ang Lee per “Vita di Pi“. Miglior attore protagonista Daniel Day-Lewis mentre Jennifer Lawrence è stata considerata la migliore attrice. Per lei un siparietto comico: è inciampata proprio mentre stava ritirando il prestigioso riconoscimento.
Ben Affleck, invece, è salito sul podio e per lui solo una conferma, dopo tutti i premi presi ai Golden Globe. Sul palcoscenico era arrivato Jack Nichilson ed, invece, ad annunciare il vincitore è stata poi Michelle Obama in diretta dalla Casa Bianca. Passiamo dunque agli altri premi. Due Oscar sono andati a “Django Unchained” di Quentin Tarantino, come miglior sceneggiatura originale e come miglior attore non protagonista, con Christoph Waltz. Quest’ultimo torna in primo piano dopo il premio ottenuto con “Bastardi senza gloria“, sempre di Tarantino. Migliore attrice non protagonista Anne Hathaway per “Les Mirables“.
Oscar poi ad “Amour” di Michael Haneke come miglior film straniero (Austria). La pellicola recitata in francese da Emmanuelle Riva e Jean-Louis Trintignant ha già vinto la Palma d’oro a Cannes. E’ andata male, invece, a Mario Marianelli, unico italiano in corsa per la statuetta. Felice Ben Affleck che ha detto: “Grazie ai miei amici in Iran che vivono in condizioni non facili e a mia moglie che ha lavorato al nostro matrimonio per dieci Natali. Grazie all’Academy. Non importa quanto certe cose ti possano buttare giù. Nella vita, alla fine bisogna sempre risollevarsi”. Tuttavia, l’agenzia semi-ufficiale iraniana Fars, vicina ai Pasdaran, ha commentato dicendo che la pellicola “non lo meritava”, considerandolo un lungometraggio anti-Iran.