Un grande traguardo e questa volta non cinematografico. Tinto Brass compie 80 anni e si prepara a festeggiarli al meglio. Il regista che ha fatto del cinema erotico la sua ragione di vita è nato nel 1933 a Milano e ha avuto una carriera costellata da grandi successi. Ha collaborato infatti con Rossellini, ma anche con fratelli Taviani e Fellini. Le gioie del sesso sono diventate fondamentali nelle pellicole alle quali ha lavorato, ma grazie a lui è cresciuta la libertà anche di espressione in tale campo negli anni in cui ancora c’era grande vergogna a parlarne.
E’ stato molto influenzato da Rossellini sin dal suo primo film “In capo al mondo” del 1963 che però fu bocciato dai censori dell’epoca. In quella occasione fu costretto a girare di nuovo la pellicola. Nel lungometraggio si raccontava la storia di un anarchico che stentava ad integrarsi nella società con una insofferenza verso il potere. Tinto Brass ci rimase molto male e lo intitolò “Chi lavora è perduto”.
La sua consacrazione però è avvenuta con “La Chiave” del 1983. Con quella pellicola è ufficialmente diventato il maestro del cinema erotico italiano. Nel cast una indimenticabile Stefania Sandrelli. Da quel momento è stato tutto un riconoscimento con altri successi come “Miranda” con Serena Grandi, “Capriccio” con Francesca Dellera, Debora Caprioglio con “Paprika”. In più ha permesso alle sue attrici di diventare delle vere e proprie muse soprattutto per la perfezione del loro lato B che lui adorava. Insomma, quello era il dettaglio giusto per far parte del cast come protagoniste. In questo senso, ha lanciato pure Anna Ammirati e Claudia Koll, donne di grande bellezza e notate da lui in tempi insospettabili. Oggi la Koll ha cambiato del tutto la sua vita, dedicandosi alla spiritualità, ma un tempo è riuscita a lasciare molti uomini sicuramente senza fiato.