E’ una moda che va avanti per la verità da un poco di tempo e sembra funzionare. Prendere un libro di successo e trasformarlo in un film da grande schermo. Del resto, i lettori, anche quelli non accaniti, ma che si sono accostati al testo perché ne hanno sentito parlare, sono sempre curiosi di dare un volto ed una voce ai loro eroi preferiti e allora il felice mix tra letteratura e cinema prosegue.
All’inizio furono soprattutto lungometraggi come “Il codice Da Vinci” e “Angeli e demoni“. Adesso si lavora ad esempio sul nuovo testo di Ron Howard, “Inferno“, in uscita nel 2015. Nel 2014 arriverà invece il tanto atteso “50 sfumature di grigio“, mentre si cercano ancora i possibili protagonisti. Si sa già comunque che nei prossimi due anni ci saranno i progetti di Martin Scorsese, Angelina Jolie e Johnny Depp.
Ritornando a Inferno, potremo vederlo nelle sale dal 18 dicembre 2015 e ci sarà Tom Hanks nei panni del professor Robert Langdon. I nomi dei bestsellers diventati film è lunga e si possono fare i nomi di “The wolf of Wall Street”, nelle sale italiane a dicembre, dall’autobiografia del broker Jordan Belfort. C’è “Silence” con inizio riprese a luglio 2014 con Andrew Garfield e Ken Watanabe e “Silenzio” di Shusaku Endo, romanzo sul viaggio di due gesuiti nel Giappone del 17esimo secolo, dove il Cristianesimo era bandito. Attualmente si sta lavorando a Inherent vice, il noir di Paul Thomas Anderson, tratto da Vizio di forma di Thomas Pynchon, incentrato su un detective tossicodipendente. Ancora, ecco “Paura di volare”, dal libro cult di Erica Jong e “Unbroken” (uscita a Natale 2014) con la regista Angelina Jolie. Reese Witherspoon produce il thriller “Gone girl” di David Fincher, con Ben Affleck e Rosamund Pike, dal romanzo di Gillian Flynn e Leonardo DiCaprio vuole produrre e interpretare il film da “Satori” di Don Winslow. Ancora, Johnny Depp vorrebbe che il suo prossimo film fosse “Mortdecai”, mix di noir e commedia nera dal romanzo di Kyril Bonfiglioli, “The Great Mortdecai Moustache Mystery”, su un ricco collezionista d’arte un po’ furfante.