Richard Attenborough, premio Oscar per il film “Gandhi” nel 1982 e indimenticato John Hammond di “Jurassic Park” è morto domenica, a 90 anni.
Il regista e attore britannico aveva ricevuto nel 1993 il titolo di Lord dalla Regina Elisabetta II per il suo lavoro dietro e davanti alla telecamera, e per il suo impegno nella promozione del cinema britannico.
Oltre ad avere avuto diversi successi come attore caratterista a partire dal 1940, Attenborough ha anche ottenuto molte soddisfazioni come produttore e impresario culturale.
La sua carriera da regista inizia nel 1969 con l’adattamento del musical satirico di Joan Littlewood “Oh, che bella guerra!”. Va detto che pochi dei suoi sforzi da regista hanno raggiunto la statura di “Gandhi”, film del 1982 che ha vinto l’Oscar per la Miglior Regia e come Miglior Film. Ma ci sono stati altri lavori degni di nota, tra cui “Grido di libertà”, “Chorus Line”, “Charlot” e “Viaggio in Inghilterra”.
Queste le parole di Attenborough:
Non ho alcun interesse ad essere ricordato come un grande regista creativo. Voglio essere ricordato come un narratore di storie.
Nonostante abbia avuto una carriera attoriale durata più di 50 anni, il ruolo per cui tutto lo ricordano è quello del miliardario John Hammond in “Jurassic Park” di Steven Spielberg del 1992. Più tardi sono arrivati anche importanti ruoli in “Amleto” di Kenneth Branagh e “Elizabeth” con Cate Blanchett.
Richard Attenborough è stato ricordato così da Steven Spielberg:
Era un appassionato di tutto nella sua vita, famiglia, amici, paese e carriera. Ha fatto un regalo al mondo con il suo emozionante, epico “Gandhi” ed è stato il perfetto direttore di circo che ha portato in vita i dinosauri nel ruolo di John Hammond in “Jurassic Park”. Era un caro amico e sto nella fila infinita di quelli che lo adoravano totalmente.