“In Jackson Heights” è il documentario di Frederick Wiseman, presentato Fuori Concorso alla 72esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Jackson Heights, nel Queens, a New York, è una delle comunità etnicamente e culturalmente più eterogenee degli Stati Uniti e del mondo. Ci sono immigrati da ogni paese del Sud America, da Messico, Bangladesh, Pakistan, Afghanistan, India e Cina. Alcuni sono cittadini, altri hanno la green card, altri ancora non hanno documenti. Le persone che abitano a Jackson Heights, nella loro diversità culturale, razziale ed etnica, sono rappresentative della nuova ondata di immigrati in America. Alcune delle questioni poste dal film – l’assimilazione, l’integrazione, l’immigrazione e le differenze culturali e religiose – sono comuni a tutte le principali città dell’Occidente.
Il tema del film è la vita quotidiana delle persone di questa comunità: i loro affari, i loro centri comunitari, le loro religioni, e le loro vite politiche, culturali e sociali; nonché il conflitto tra il mantenimento dei legami con le tradizioni dei paesi di origine e il bisogno di imparare e adattarsi ai costumi e ai valori americani. Questo e` il terzo film di Frederick Wiseman nell’ambito di una trilogia sulle comunità, gli altri sono Aspen e Belfast, Maine. In questi film, come in tutte le sue opere, il regista tenta di presentare un ritratto di ampio respiro della vita contemporanea.
Queste le parole del regista:
L’America è un paese di immigrati. Come nel XIX e nel XX secolo, molti si stabiliscono a New York. In Jackson Heights è un film su una comunità in cui si parlano 167 lingue e gli immigrati del Sud America e dell’Asia vivono e lavorano con i discendenti degli immigrati del XIX secolo, provenienti dall’Europa centrale e occidentale.