Lo Chiamavano Jeeg Robot è il film d’esordio di Gabriele Mainetti e come primo film è stato un successo enorme, visto che ha ottenuto numerosi e inaspettati riconoscimenti alla 60esima edizione dei David di Donatello.
Il film di Gabriele Mainetti, tanto per essere precisi, ha ricevuto 7 premi e un premio speciale del pubblico. Sono stati premiati gli attori presenti nel suo film ma lo stesso regista ha ottenuto due premi: miglior regista esordiente e miglior produttore. Secondo Carlo Lanna ci sono almeno 5 buoni motivi per vedere Lo chiamavano Jeeg Robot e sono questi:
- Alla sua prima prova da regista, Mainetti dirige un film che è già cult
- La storia è originale
- Il film ha ritmo incalzante
- Luca Marinelli è un villain d’eccezione
- Anche Roma ha (finalmente) il suo primo super-eroe
Sicuramente una delle grandi protagoniste del film è Roma, una capitale in crisi, piena di criminali dove trova spazio anche un eroe gonfio di tenerezza in grado di mettere i suoi superpoteri al servizio dei deboli. E l’eroe è bello e ben costruito perché ha pregi e difetti, esattamente come Roma.
Non è un caso che il supereroe trovi la nemesi in uno zingaro, cattivo, malvagio e anche calcolatore ma capace di rendere ancora più intrigante la figura di Claudio Santamaria.
E poi naturalmente c’è il ritmo del film fatto di battute, scazzottate, corse, adrenalina pura. Da lasciare ogni spettatore a bocca aperta e con il fiato sospeso. Una storia emozionante e soprattutto originale che rinnova con verve e gusto il panorama del cinema tricolore. Abbiamo un nuovo eroe romantico dietro la macchina da presa?