Fin da quando è stato distribuito su Netflix, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose è diventato uno dei film italiani di punta della piattaforma; la regia di Sydney Sibilia, molto amato per la sua trilogia di Smetto Quando Voglio e per la regia del film Mixed By Erri, ha accompagnato una storia tutt’altro che inventata, per un film che vede le presenze di Elio Germano e Matilda De Angelis all’interno del cast.
Forse non tutti sanno che, in realtà, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose non è una storia di fantasia, come riportato anche all’interno di un articolo presente su AnticipazioniTV: parla di un architetto, Giorgio Rosa, che divenne protagonista di numerose prime pagine di cronaca e che, nella storia, è stato alla base della nascita e del grande successo dell’Isola delle Rose, un piccolo stato indipendente al largo della costa romagnola che venne smantellato a seguito dell’intervento delle forze di polizia. Ma di che cosa parla L’incredibile storia dell’Isola delle Rose?
La trama di L’incredibile storia dell’Isola delle Rose
L’Incredibile storia dell’Isola delle Rose è un film italiano che vede la regia di Sydney Sibilia e le interpretazioni, nei panni dei protagonisti, di Elio Germano e Matilda De Angelis, oltre che con la presenza di Fabrizio Bentivoglio all’interno del cast. Il film racconta di una storia vera, che ha riguardato Giorgio Rosa in una creazione che ha fatto la storia, nell’ambito della cronaca italiana, e che ha affascinato particolarmente il regista della trilogia di Smetto Quando Voglio, che ha potuto realizzarne un film grazie al supporto di Netflix in termini di produzione.
Il film inizia con un uomo misterioso che si trova a Strasburgo, per discutere di una questione assolutamente urgente che lo vede in situazione di emergenza. Con un flashback, si torna indietro nel tempo a Bologna, con Giorgio Rosa interpretato da Elio Germano che si trova in uno stato di difficoltà tanto lavorativa quanto sociale, con la sua relazione che scricchiola e con problemi che sono determinati dalla sua personalità molto complessa. Allontanato da diversi ambienti, l’architetto decide di realizzare un vero e proprio sogno per la sua vita, edificando un’isola al largo delle coste italiane, in cui può far valere la totale assenza di diritto aderente al paese.
Dal momento che si trova a 6 miglia di distanza dal limite delle acque, infatti, l’isola non presenta uno statuto che sia aderente alla normativa italiana: con una lingua propria, l’esperanto, una moneta e un insieme di usi e costumi assolutamente diversi rispetto a quelli italiani, l’Isola delle Rose inizia a diventare una minaccia per l’Italia, soprattutto per motivazioni turistiche. Per questo motivo, nonostante una iniziale difesa da parte dell’isola, i suoi cittadini sono costretti ad arrendersi all’arrivo delle forze di polizia, che smantellano l’isola dopo averla posta in stato di sequestro.
La storia vera dell’Isola delle Rose
Il caso dell’Isola delle Rose è stato particolarmente dibattuto nell’ambito della cronaca italiana, a causa di una situazione che, tecnicamente, risultava essere vantaggiosa per Giorgio Rosa, dal punto di vista della normativa italiana. Quando l’Italia, che si sentiva minacciata soprattutto per quanto riguarda l’affluenza turistica all’isola, è intervenuta per occupare e poi smantellare l’isola, Giorgio Rosa si è rivolto all’ONU per cercare di ottenere un supporto a proposito della questione. Le nazioni unite, però, si sono pronunciate in modo da non prendere parti in quello che era un contenzioso tra due stati: l’Italia e l’Isola delle Rose, un paese che non era stato riconosciuto come legittimo dalla maggior parte dei paesi del mondo. Per risolvere il problema, l’Italia ha poi allargato i limiti delle sue acque territoriali, poste attualmente a 12 miglia.